Polemica tra maggioranza e opposizione per lo Ius Soli. Salvini attacca: “Se Rami lo vuole si faccia eleggere in Parlamento”
ROMA – Tensione tra maggioranza e opposizione sullo Ius Soli. Dopo le parole di Luigi Di Maio nella giornata di ieri (22 marzo n.d.r.), la chiusura alla riforma arriva anche da Matteo Salvini che interpellato dai giornalisti con parole dure risponde al ragazzo di 13 anni che aveva espresso nei giorni scorsi il suo parere favorevole: “Se lo vuole – dichiara il vicepremier – si deve fare eleggere in Parlamento“.
Dichiarazioni che faranno discutere quelle del ministro dell’Interno anche se confermano la linea del governo su questo argomento. Anche il premier Conte ha detto la sua sulla vicenda in modo più pagato: “Si parla di un singolo caso ma non approfittiamone per squarciare una prospettiva ben più ampia“.
Ius Soli, il PD pronto a scendere in campo per questa battaglia
Se dal governo arriva la chiusura, il Partito Democratico sembra pronto a riprendere una battaglia iniziata tanto tempo fa. A lanciare questa sfida è Graziano Delrio ai microfoni di Repubblica: “Ci è mancato il coraggio di mettere la fiducia sulla riforma. Dovevamo rischiare di più“. Sulla stessa linea anche Maurizio Martina: “Dobbiamo riprendere l’impegno della nuova cittadinanza sia dentro che fuori il Parlamento perché chi nasce e studia in Italia è italiano. Va inoltre rilanciata la raccolta firme per abrogare il decreto ‘insicurezza’ di Salvini“.
Sulla vicenda interviene anche Matteo Renzi che con un tweet lancia un chiaro messaggio al Partito Democratico: “La vicenda degli eroi dello scuolabus – scrive – ha riportato nel dibattito lo #IusSoli. Qualcuno dice che il PD non ebbe coraggio nel 2017 ma in #UnAltraStrada racconto come andò. La fiducia sulle Unioni Civili io l’avevo messa. Sullo Ius Soli invece….“.
Di seguito il tweet di Matteo Renzi sulla vicenda Ius Soli
fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial