Tensione nel centrodestra sul piano Ue per la difesa: la Lega propone un’iniziativa contro il riarmo. Tajani ribadisce lealtà al governo.
Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha accelerato i propri progetti in materia di difesa comune, spinta dagli scenari geopolitici sempre più instabili. La proposta di un piano da 800 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza dell’Europa ha aperto un acceso dibattito non solo a Bruxelles, ma anche all’interno dei governi nazionali, come quello italiano.

Centrodestra e politica estera: tra unità apparente e divergenze profonde
In Italia, il centrodestra al governo si trova a dover conciliare tre anime diverse su un tema delicato come il riarmo. Se da un lato c’è chi vede nella difesa europea uno strumento di stabilità e deterrenza, dall’altro c’è chi teme una deriva militarista, in contrasto con le priorità interne del Paese.
Tensioni crescenti e nuove iniziative: la Lega rompe gli equilibri
È in questo contesto che la Lega, con Matteo Salvini in prima linea, ha deciso di alzare i toni. Il Carroccio si dice pronto a proporre un’iniziativa nel gruppo dei “Patrioti” per chiedere alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen una revisione del progetto di riarmo. “Pronti a presentare un’iniziativa”, annuncia la nota ufficiale del partito.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, ha risposto con fermezza, sottolineando: “Abbiamo bisogno di costruire, non di sfasciacarrozze”. E avverte: “Siamo leali con il governo, ma non rinunceremo mai alle nostre idee, non piegheremo la testa quando si tratta di difendere i nostri valori.”
Salvini, invece, non arretra: “Per la Lega le priorità sono ospedali, scuole, stipendi e sicurezza degli italiani, non eserciti europei o spese folli e inutili per proiettili e bombe, che allontanano una pace necessaria.” Sui social, la Lega rilancia una visione alternativa, dove “quello di Bruxelles è un atteggiamento totalmente irresponsabile”, mentre il presidente Trump è definito “l’unico che sta mettendo in atto una grande operazione di pace nel nostro continente.”
La frattura è ormai evidente: le tre anime del centrodestra si muovono su binari diversi, e il progetto di difesa europea rischia di diventare il nuovo terreno di scontro interno.