Un caso complesso: il giornalista Giletti sotto indagine per presunte dichiarazioni diffamatorie contro il mafioso condannato Graviano.
L’attore chiave in questa vicenda è Massimo Giletti, giornalista noto e apprezzato. La sorpresa si è presentata qualche giorno fa con un atto ufficiale: una notifica di indagine da parte dei carabinieri. Il motivo? La presunta diffamazione nei confronti di un individuo non ordinario, ma il mafioso Giuseppe Graviano. Tutto ciò lascia increduli sia Giletti che la giornalista Sandra Amurri, coindagata nel procedimento avviato dalla Procura di Terni.
Il turbinio del giornalismo e la giustizia
“Certo, a volte penso che viviamo in un Paese all’incontrario, ma non mi stupisco più di nulla” commenta Giletti all’AGI. Un sentimento comprensibile, considerando le circostanze.
Questa notizia pone un interrogativo fondamentale sulla libertà di espressione nel giornalismo, soprattutto quando la verità risulta scomoda. Ma chi è realmente Giuseppe Graviano?
Chi è Giuseppe Graviano
Nato a Palermo 59 anni fa, Graviano è una figura chiave del panorama criminale italiano. Detenuto nel carcere umbro, ha all’attivo diversi ergastoli per i suoi legami con la Mafia. È stato condannato per il suo ruolo nelle stragi del 1993 a Roma, Firenze e Milano, e per l’omicidio del prete anti-mafia Don Pino Puglisi.
Arrestato nel 1994, Graviano ha subito una serie di condanne per i suoi crimini, tra cui quella per la strage di Capaci. Nel 1999, è stato condannato all’ergastolo per la strage di via D’Amelio, e nello stesso anno per l’omicidio di Don Puglisi. Nel 2000, un altro ergastolo per gli attentati dinamitardi del 1993.
Il procedimento contro Giletti è stato reso noto da EtruriaNews. Non è ancora chiaro se l‘indagine porterà a un processo o verrà archiviata. Giletti, durante la trasmissione ‘Non è L’Arena’ su La 7, aveva intervistato Salvatore Baiardo, legato a Graviano, riguardo l’arresto di Matteo Messina Denaro.
Mentre la situazione si svolge, Giletti mantiene una posizione di fiducia nella giustizia, a dispetto dell’insolita circostanza in cui si trova. Dopotutto, per lui e per molti altri, questa è solo un’altra prova della complessità della vita in un “Paese all’incontrario“.