Il primo discorso alla Nazione di Re Carlo III

Il primo discorso alla Nazione di Re Carlo III

Il Re Carlo III ha pronunciato il suo primo discorso alla Nazione da Buckingham Palace.

Alle ore 18 locali, le 19 italiane, Carlo III, re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth. Per la prima volta è stata anche intonato il nuovo inno britannico che da “God save the Queen” è diventato “God save the King”. Prima di pronunciare il discorso ai sudditi, Re Carlo ha incontrato la Premier iz Truss che è andata a Buckingham Palace per la prima udienza con il nuovo Re. La cerimonia di incoronazione avverrà nella mattina di domani, ore 10 locali, durante il Consiglio della Salita al trono al St James’s Palace di Londra, come annunciato da Buckingham Palace.

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Il discorso di Re Carlo III

“Vi parlo oggi con sentimenti di profondo dolore. Per tutta la sua vita, Sua Maestà la Regina – la mia amata madre – è stata un’ispirazione e un esempio per me e per tutta la mia famiglia, e le dobbiamo il debito più sincero che una famiglia possa avere con la madre; per il suo amore, affetto, guida, comprensione ed esempio. Quella della regina Elisabetta è stata una vita ben vissuta. Oggi vi rinnovo a tutti quella promessa di servirvi per tutta la vita.

Oltre al dolore personale che tutta la mia famiglia sta provando, condividiamo anche con tanti di voi nel Regno Unito, in tutti i paesi in cui la regina era a capo di stato, nel Commonwealth e in tutto il mondo, un profondo senso di gratitudine per gli oltre 70 anni in cui mia madre, come Regina, ha servito il popolo di tante nazioni. Nel 1947, nel giorno del suo 21esimo compleanno, si è impegnata in una missione da Città del Capo al Commonwealth di dedicare la sua vita, breve o lunga che sia, al servizio dei suoi popoli.

Quella era più di una promessa: era un profondo impegno personale che ha caratterizzato tutta la sua vita. Ha fatto sacrifici per il dovere. La sua dedizione e devozione come sovrana non ha mai vacillato, attraverso momenti di cambiamento e progresso, attraverso momenti di gioia e celebrazione, e attraverso momenti di tristezza e perdita. Nella sua vita di servizio abbiamo visto quell’amore costante per la tradizione, insieme a quell’abbraccio senza paura del progresso, che ci rendono grandi come nazioni. L’affetto, l’ammirazione e il rispetto che ispirava divennero il segno distintivo del suo regno.

E, come può testimoniare ogni membro della mia famiglia, ha combinato queste qualità con calore, umorismo e una capacità infallibile di vedere sempre il meglio nelle persone. Rendo omaggio alla memoria di mia madre e onoro la sua vita al servizio del Regno. So che la sua morte porta grande tristezza a tanti di voi e condivido quel senso di perdita, oltre misura, con tutti voi. Quando la regina salì al trono, la Gran Bretagna e il mondo stavano ancora affrontando le privazioni e le conseguenze della seconda guerra mondiale e vivevano ancora secondo le convenzioni dei tempi passati.

Nel corso degli ultimi 70 anni abbiamo visto la nostra società diventare una delle tante culture e tante fedi. Le istituzioni dello Stato sono cambiate a loro volta. Ma, attraverso tutti i cambiamenti e le sfide, la nostra nazione e la più ampia famiglia di regni – dei cui talenti, tradizioni e risultati sono così inesprimibilmente orgoglioso – hanno prosperato. I nostri valori sono rimasti, e devono rimanere, costanti.

Rimangono anche il ruolo e i doveri della monarchia, così come la particolare relazione e responsabilità del sovrano nei confronti della Chiesa d’Inghilterra, la chiesa in cui la mia stessa fede è così profondamente radicata. In quella fede, e nei valori che essa ispira, sono stato educato ad amare il senso del dovere verso gli altri e a tenere nel massimo rispetto le preziose tradizioni, libertà e responsabilità della nostra storia unica e del nostro sistema di governo parlamentare.

Come fece la stessa regina con tale incrollabile devozione , anch’io ora mi impegno solennemente, per tutto il tempo rimanente che Dio mi concede, a sostenere i principi costituzionali nel cuore della nostra nazione. E ovunque tu possa vivere nel Regno Unito, o nei regni e territori di tutto il mondo, e qualunque sia il tuo background o le tue convinzioni, cercherò di servirti con lealtà, rispetto e amore, come ho fatto per tutta la mia vita. La mia vita ovviamente cambierà man mano che mi assumo le mie nuove responsabilità.

Non sarà più possibile per me dedicare così tanto del mio tempo e delle mie energie agli enti di beneficenza e alle questioni a cui tengo così profondamente. Ma so che questo importante lavoro andrà avanti nelle mani fidate di altri. Questo è anche un momento di cambiamento per la mia famiglia. Conto sull’amorevole aiuto della mia cara moglie, Camilla. In riconoscimento del suo leale servizio pubblico dal nostro matrimonio 17 anni fa, diventa la mia regina consorte. So che porterà alle esigenze del suo nuovo ruolo la ferma devozione al dovere su cui ho imparato a fare così tanto affidamento.

“Come mio erede, William ora assume i titoli scozzesi che hanno significato così tanto per me. Mi succede come Duca di Cornovaglia e si assume le responsabilità per il Ducato di Cornovaglia che ho assunto per più di cinque decenni. Oggi sono orgoglioso di nominarlo Principe di Galles, il paese il cui titolo ho avuto il privilegio di portare per così tanto tempo durante gran parte della mia vita e del mio dovere. Con Catherine al suo fianco, il nostro nuovo principe e principessa di Galles, lo so, continuerà a ispirare e guidare le nostre conversazioni nazionali, aiutando a portare gli emarginati al centro dove può essere dato loro un aiuto vitale.

Voglio anche esprimere il mio amore per Harry e Meghan mentre continuano a costruire le loro vite all’estero. Tra poco più di una settimana ci riuniremo come nazione, come Commonwealth e come comunità globale, per far riposare la mia amata madre. Nel nostro dolore, riuniamoci e traiamo forza dalla luce del suo esempio. A nome di tutta la mia famiglia, posso solo offrire i più sinceri e sentiti ringraziamenti per le vostre condoglianze e il vostro sostegno. Significano più per me di quanto io possa mai esprimere.

E alla mia cara mamma, mentre inizi il tuo ultimo grande viaggio per raggiungere il mio caro defunto papà, voglio semplicemente dire questo: grazie. Grazie per il vostro amore e devozione alla nostra famiglia e alla famiglia delle nazioni che avete servito così diligentemente in tutti questi anni. Possano ‘voli di angeli cantarti al tuo riposo”.

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