Le truppe dell’esercito russo hanno distrutto un deposito contenente rifiuti altamente tossici e radioattivi.
Resta alta la tensione su Chernobyl per eventuali fughe radioattive. L’esercito russo ha occupato la centrale poco dopo l’invasione dell’Ucraina portando al massimo l’allerta internazionale. I funzionari della centrale ucraina affermano che i soldati russi hanno “saccheggiato e distrutto” un laboratorio nel sito.
L’Agenzia ucraina che gestisce la zona dopo l’incidente che provocò il disastro ambientale nel 1986 sostiene che i russi hanno danneggiato il loro laboratorio centrale di analisi. Questo laboratorio gestisce principalmente i rifiuti radioattivi.
L’agenzia sottolinea, tramite post Facebook, che il laboratorio aveva “campioni altamente attivi e campioni di radionuclidi, che ora sono nelle mani del nemico che speriamo danneggi se stesso e non il mondo civilizzato“. Il laboratorio conteneva anche “preziose attrezzature analitiche” che non erano disponibili altrove in Europa, ha evidenziato l’agenzia.
La paura di una nuova Chernobyl
La centrale nucleare di Chernobyl è sotto continua osservazione poiché si trova al centro del conflitto. Poche ore fa a destare preoccupazione sono stati diversi incendi vicino alla centrale. A diffondere la notizia è stato il Parlamento di Kiev, che parla di sette incendi boschivi causati probabilmente dal fuoco di artiglieria o da azioni dolose.
La zona è controllata dall’esercito russo per questo gli incendi non sono domabili. Secondo quanto postato su Twitter dal Servizio statale per le comunicazioni speciali dell’Ucraina, il fatto che gli incendi siano incontrollati “fa temere che il fumo delle radiazioni possa diffondersi”.
L’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica è preoccupata anche per le altre tre centrali oltre Chernobyl. Tra queste la più pericolosa è quella di Zaporizhzhia. Si tratta di un complesso di sei reattori, nono al mondo per grandezza e primo in Europa. Una sua esplosione potrebbe provocare un disastro simile se non peggiore a quello di Chernobyl dell’86.