Emergenza coronavirus in Italia, resta il divieto di spostamento tra Regioni. La proroga fino al prossimo 5 marzo, data di scadenza del dpcm in vigore.
Il divieto di spostamento tra Regioni, che scade il prossimo 15 febbraio, sarà prorogato e con ogni probabilità fino al prossimo 5 marzo, salvo clamorosi colpi di scena. Chi sperava in un primo effetto Draghi sulla gestione dell’emergenza coronavirus con ogni probabilità resterà deluso. Va detto che anche diversi presidenti di Regione hanno chiesto che venga prorogato il divieto.
La scadenza
Come noto, il divieto di spostamento tra le Regioni scade il prossimo 15 febbraio. I ministri ancora in carica, quelli del Conte Bis, sono orientati per la proroga. Abbiamo imparato a conoscere la linea di rigore e prudenza seguita da Roberto Speranza e Boccia. Come detto, anche molti Presidenti di Regione sono favorevoli alla proroga del divieto e sembrerebbe che anche il Quirinale si sarebbe espresso sulla questione mettendo in guardia dal rischio di un possibile liberi tutti legato anche alla riapertura degli impianti sciistici proprio dal prossimo 15 febbraio.
Spostamento tra Regioni, divieto prorogato fino al 5 marzo
Il divieto dovrebbe essere prorogato fino al prossimo 5 marzo, data di scadenza del dpcm attualmente in vigore. A quel punto il nuovo governo in carica, il governo Draghi, analizzerà la situazione e deciderà la via da intraprendere tra quella delle restrizioni e quella delle riaperture progressive. Proprio il 5 marzo infatti il nuovo esecutivo avrà la possibilità di esprimersi su argomenti cruciali, ossia su tutte le attività ancora chiuse, come ad esempio i cinema o i ristoranti la sera o i centri sportivi, le palestre e le piscine.
L’ultimo atto del governo Conte
Con ogni probabilità sarà il premier dimissionario Giuseppe Conte a firmare il provvedimento con la quale si procede con la proroga del divieto di spostamento tra Regioni se non per motivi di salute, lavoro o necessità.
Sarà possibile raggiungere le seconde case fuori Regione
Non cambiano le regole per le seconde case fuori Regione. Sarà possibile raggiungerle a patto che sia dimostrato e dimostrabile che la stessa sia stata acquistata prime del 14 gennaio 2021.