Djokovic clamoroso su Jannik Sinner: "Kyrgios si è espresso bene e ha ragione"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Djokovic clamoroso su Jannik Sinner: “Kyrgios si è espresso bene e ha ragione”

Novak Djokovic

Kyrgios critica Sinner e la gestione del caso Clostebol, supportato dalle parole di Djokovic. Il dibattito sull’integrità è acceso.

Il caso doping di Jannik Sinner, legato alla presunta assunzione di Clostebol, continua a scuotere il mondo del tennis. Nick Kyrgios, mai timido nell’esprimere le sue opinioni, ha preso di mira il numero uno al mondo, sollevando dubbi sull’integrità dello sport.

Jannik Sinner
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Djokovic: trasparenza e coerenza nei protocolli

Durante un’intervista, l’australiano ha dichiarato: «L’integrità del tennis è a rischio e tutti lo sanno, ma nessuno ne vuole parlare, è orribile. Posso emozionarmi, posso lanciare una racchetta, ma questo non è niente in confronto all’imbrogliare e all’assunzione di farmaci che migliorano le prestazioni.»

Le critiche di Kyrgios non si sono fermate al comportamento di Sinner ma hanno toccato anche il suo team. L’australiano ha sottolineato come due membri dello staff del campione italiano siano stati allontanati dopo la notizia: «Perché hanno aspettato cinque o sei mesi per fare qualcosa? Ha tenuto la sua squadra per cinque mesi facendo finta di niente. Secondo me, è una cosa molto sospetta.»

Anche Novak Djokovic si è espresso sulla questione, appoggiando parte delle riflessioni di Kyrgios. Il campione serbo ha sottolineato le problematiche legate alla mancanza di trasparenza nei protocolli antidoping. «Nick Kyrgios si è espresso bene su quanto accaduto e ha ragione per quanto riguarda la trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e i confronti tra i vari casi. Conosco Jannik da quando era molto giovane e non mi sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere, ma mi sento molto frustrato nel vedere che siamo stati messi all’oscuro per cinque mesi da quando Sinner ha ricevuto quella notizia.»

Djokovic ha anche evidenziato una disparità di trattamento tra i giocatori coinvolti in casi simili: «Ci sono atleti nel ranking che aspettano un anno per la risoluzione del proprio caso, altri invece vengono trattati in maniera diversa. Questa incoerenza non fa bene al nostro sport.» Come riportato da ilmessaggero.it

Un caso che divide il tennis

Il dibattito attorno al caso Clostebol non riguarda solo la colpevolezza o l’innocenza di Sinner, ma anche la gestione delle indagini e la comunicazione pubblica. L’allontanamento tardivo di alcuni membri del team di Sinner e la lunga attesa per chiarire la vicenda hanno sollevato dubbi sulla governance del tennis professionistico.

Con Kyrgios e Djokovic che esprimono posizioni forti, il caso diventa un banco di prova per l’intero sistema antidoping. Il mondo del tennis attende risposte chiare per preservare la sua integrità.

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ultimo aggiornamento: 29 Dicembre 2024 17:32

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