Il governo Conte esce indebolito dal dl Rilancio. La maggioranza è divisa ed esposta agli attacchi del Centrodestra.
Il decreto Rilancio ha indebolito il governo, spaccato al suo interno e assediato dalle Opposizioni. Il Centrodestra, con Salvini e Meloni in prima linea, ha iniziato l’assedio politico a Palazzo Chigi, con lo scopo di cavalcare i malumori – anche legittimi – di una parte della popolazione per indebolire la maggioranza di governo dopo il dl Rilancio.
Lega e Fratelli d’Italia battono sulle proposte bocciate e sui limiti di un decreto che ovviamente non può essere risolutivo. E non può risolvere i problemi di tutti. C’è un esercito di scontenti, che politicamente parlando significa elettori in palio. Scontenti e indecisi che potrebbero ridisegnare ancora una volta il panorama politico italiano.
Dl Rilancio, parola al Centrodestra
La Lega di Matteo Salvini dall’inizio dell’emergenza coronavirus è calata in maniera considerevole nei sondaggi e ha visto assottigliarsi il vantaggio sul Partito democratico, che con la sua esperienza istituzionale ha staccato il Movimento 5 stelle esponendosi poco, scommettendo su Conte e difendendo il premier dagli strappi dei pentastellati e di Italia Viva.
Il governo è diviso ed esce indebolito dalle trattative estenuanti
Il governo ha fatto la sua mossa e ora dovrebbe compattarsi per reggere all’urto di quella del Centrodestra. Ma nella maggioranza le acque sono agitate, e Matteo Renzi non ha nascosto le divergenze con gli alleati, tornando in qualche modo, questa volta in maniera velata, a mettere in dubbio la posizione di Italia Viva, che da mesi si dice pronta a fare un passo indietro lasciando la coalizione di maggioranza.
Terreno fertile per il Centrodestra, che va a picconare tra le crepe sperando di creare voragini. Salvini e Meloni hanno frecce al proprio arco. Il pilastro della campagna anti-decreto Rilancio è la regolarizzazione dei migranti fortemente voluta dalla Bellanova, primo bersaglio della campagna comunicativa della Lega per la sua commozione in conferenza stampa.