L’aggiornamento sulle domande per la regolarizzazione dei migranti: le richieste hanno superato quota 80mila.
ROMA – Al 30 giugno le domande per la regolarizzazione dei migranti hanno superato quota 80mila. A riferirlo è il Viminale precisando che quotidianamente vengono presentate oltre 2.500 richieste nell’ambito della procedura di emersione decisa dal Governo.
Delle domande presentate quelle perfezionate sono 69.721 mentre in corso di lavorazione 10.645. Le richieste potranno essere fatte entro il 15 agosto con il numero giornaliero che è in continua crescita rispetto alle prime ore. Dando uno sguardo ai settori, il lavoro domestico e di assistenza alla persona resta quella più cercata.
La richiesta per regioni
Nelle regioni la Lombardia si conferma al primo posto per le domande che riguardano il settore domestico e di assistenza alla persona. Quello agricolo, invece, vede la Campania davanti a tutti.
Tra i Paesi di provenienza in testa troviamo Marocco, Ucraina e Bangladesh per il lavoro domestico e di assistenza alla persona. Agricoltura e allevamento è particolarmente richiesto da albanesi, marocchini e indiani.
I numeri per datori di lavoro
I datori di lavoro che hanno perfezionato la domande sono oltre 60mila. Di questi 45.730 sono italiani e riguardano il settore domestico (il 75% del totale). Il settore agricolo vede 8.310 richieste già completate e il 90% sono italiane.
Dal 1° al 29 giugno le richieste di permessi di soggiorno sono state oltre di 3mila e riguardano tutti quelli scaduti dal 31 ottobre 2019.
Nelle prossime settimane saranno comunicati ulteriori aggiornamenti sulla presentazione di queste domande che riguardano il nostro Paese e una delle riforme fortemente volute dal Governo. Le domande sembrano essere inferiori rispetto a quanto pronosticato dalla maggioranza, ma c’è ancora oltre un mese per completare la richiesta con il Viminila e le autorità predisposte che dovranno valutare e decidere se accettare o no.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus