Dpcm 4 novembre, cosa cambia per la scuola: ecco tutte le misure
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dpcm 4 novembre, cosa cambia per la scuola

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Dalla dad alle medie all’obbligo della mascherina per tutti: cosa cambia con il dpcm 4 novembre per la scuola.

ROMA – Dpcm 4 novembre, cosa cambia per la scuola. Andiamo a vedere nei dettagli le misure inserite nel provvedimento per l’istruzione. A rischio il concorsone fortemente voluto dalla ministra Azzolina.

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Nelle zone rosse chiuse le seconde e le terze medie

I fari sono puntati sulle zone rosse. Nonostante le richieste di Pd e del ministro Speranza di chiudere tutto, il premier Conte è riuscito a salvaguardare l’attività in presenza degli asili, delle elementari e della prima media.

La Dad, invece, ritorna per i licei (in tutta Italia) e per la seconda e terza media. Questi due anni dovranno stare a casa solo nelle zone a più alto il rischio.

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L’obbligo della mascherina

Nel dpcm è stato inserito anche l’obbligo della mascherina per tutti. Gli studenti, quindi, dovranno indossare il dispositivo di protezione anche tra i banchi e non solo quando sono in movimento. Un compromesso trovato nella maggioranza per cercare di salvaguardare le lezioni in presenza.

In caso di tempo pieno i dispositivi di protezione dovranno essere cambiati a metà giornata.

A rischio il concorsone

Non si conosce il destino del concorsone. L’esecutivo potrebbe decidere di sospenderlo e riprenderlo a fine dell’emergenza. Come riportato dal Corriere della Sera, le prove già svolte sono valide. Decisione definitiva attesa nelle prossime settimane.

Misure valide fino al 3 dicembre

Le misure, che entreranno in vigore giovedì 5 novembre, resteranno in vigore fino al 3 dicembre. La ministra Azzolina e Italia Viva si augurano di un ritorno in classe al termine di questo periodo. Una linea condivisa anche dai presidi, i primi a criticare la decisione di riportare la dad tra i più grandi.

I provvedimenti per le tre zone non dovrebbero, invece, cambiare e durare fino al termine dell’emergenza. L’ultima parola, però, spetterà al Governo che nelle prossime settimane valuterà i numeri che arrivano dalle singole regioni.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:25

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