Dpcm Natale, niente deroghe a bar e ristoranti: verso la conferma della chiusura alle 18

Dpcm Natale, niente deroghe a bar e ristoranti: verso la conferma della chiusura alle 18

Verso il dpcm di Natale: potrebbe essere confermata la chiusura alle ore 18.00 di bar e ristoranti in zona Gialla. Nessuna deroga per le feste.

Stando alle ultime indiscrezioni emerse a mezzo stampa, il governo dovrebbe rivedere il piano di riaperture in vista del dpcm di Natale confermando la chiusura alle ore 18.00 per locali, bar e ristoranti che si trovano in zona gialla.

Dpcm Natale, le riaperture: confermata la chiusura alle 18 per bar e ristoranti

Bar e ristoranti non dovrebbero quindi rientrare nel piano di riaperture. I ristoratori e i gestori dei locali che si trovano in zona Gialla speravano di poter godere di una deroga sull’orario di apertura, ipotesi che sta perdendo quota con il trascorrere dei giorni.

Il governo vuole evitare un liberi tutti nel mese di dicembre, che si preannuncia delicatissimo per le feste di Natale. Quindi l’idea che sta prendendo forma prevede una approccio all’insegna della massima prudenza.

In questo contesto si inserisce l’idea di non procedere con la proroga dell’orario di servizio per bar e ristoranti che si trovano in zona Gialla.

Ristorante

La richiesta delle Regioni

La richiesta di prolungare l’apertura dei locali in zona gialla era arrivata dai Presidenti delle Regioni, ma, stando a quanto riferito da il Corriere della Sera, il governo sembra intenzionato a respingere la richiesta. Consapevoli del fatto che le festività natalizie porteranno ad un aumento della circolazione, premier e ministri (almeno in parte) vogliono evitare di creare le condizioni per nuove condizioni di assembramenti.

Il confronto tra governo e regioni in vista del dpcm di Natale

La sensazione è che al momento della messa a punto del dpcm del 3 dicembre andrà in scena un acceso confronto tra governo e regioni. I Presidenti chiedono significativi allentamenti ad alcune delle misure restrittive attualmente in vigore, mentre il governo vuole evitare di ripetere gli errori commessi durante la scorsa estate. E a questo punto resta da capire quale possa essere il punto di caduta tra le diverse richieste sul tavolo.