Dpcm Natale, il nodo degli spostamenti: sì al ricongiungimento familiare

Dpcm Natale, il nodo degli spostamenti: sì al ricongiungimento familiare

Dpcm Natale e il nodo degli spostamenti. Nessun divieto al ricongiungimento familiare.

ROMA – Il Dpcm Natale e il nodo degli spostamenti continua a tenere banco a Palazzo Chigi. La maggioranza continua ad essere divisa in due. Da una parte ci sono i rigoristi (Boccia, Speranza e Franceschini) che chiedono una chiusura delle regioni, anche se gialle, per evitare un Ferragosto-bis. Dall’altra troviamo quelli che preferiscono allentare le misure per far ripartire l’economia.

Il confronto all’interno dell’esecutivo è ancora in corso e molto dipenderà dai dati dei prossimi giorni per capire come muoversi anche su questo fronte.

Dpcm Natale, sì al ricongiungimento familiare

Lo scenario più probabile sembra essere quello di una conferma della linea tenuta in queste settimane. Spostamenti liberi tra le regioni gialle, mentre limitazioni per le zone arancioni e rosse. In queste ultime due fasce, però, ci potrebbero essere alcune eccezioni. Possibile il ritorno per il ricongiungimento familiare: genitori e figli, coniugi e partner conviventi.

Treno

Dpcm Natale, nessun divieto sulle riunioni nelle abitazioni private

Come precisato dal Corriere della Sera, nel dpcm non sarà inserito il divieto per le riunioni nelle abitazioni private. Da parte dell’esecutivo una forte raccomandazione di trascorrere le festività con i parenti stretti con distanziamento e mascherine. Restano vietate le feste pubbliche e private.

Ancora in corso, invece, la discussione sul coprifuoco e sulla possibilità di chiudere i locali durante le festività natalizie per evitare assembramenti.

Boccia: “Sono contrario agli spostamenti come quelli estivi”

Un no ad un Ferragosto-bis è arrivato dal ministro Boccia: “Sono assolutamente contrario a spostamenti come quelli estivi – ha detto il titolare degli Affari Regionali, riportato da La Repubblicanon ci sono le condizioni. Il sistema delle zone ha funzionato. Ora dobbiamo continuare così. Prima del Pil dobbiamo difendere la salute e la vita, poi arriverà anche il Pil“.

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