Draghi boccia il Superbonus: “Aumento dei prezzi e frodi”

Draghi boccia il Superbonus: “Aumento dei prezzi e frodi”

Il premier Mario Draghi, in occasione della conferenza stampa di fine anno, ha parlato del Superbonus: “Ha creato delle distorsioni”.

In occasione della conferenza stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato anche del Superbonus 110% evidenziando quelle che sono le criticità di una misura considerata utile ma che ha creato delle distorsioni che sono innegabili.

La trattativa tra i partiti e il governo

In primo luogo il premier ha specificato che si è arrivati ad una estensione della misura in quanto il Parlamento ha deciso di fare ricorso ai fondi destinati all’aziona parlamentare. Si tratta quindi di una decisione delle forze politiche. Il governo si è adeguato ad una richiesta del Parlamento, in poche parole.

Il riferimento è legato alla cancellazione, ad esempio, del tetto Isee per i proprietari delle unità abitative unifamiliari, quindi le villette. Il tetto Isee proposto in prima battuta dal governo escludeva di fatto le persone più abbienti. Tolto il tetto Isee, cadono i vincoli patrimoniali.

Mario Draghi

Draghi boccia il Superbonus: “Ha incentivato moltissime frodi”

Il governo ritiene che il Superbonus abbia portato benefici e abbia creato delle distorsioni. Il Parlamento, utilizzando fondi destinati all’azione parlamentare, ha deciso di utilizzare questi fondi per estendere il Superbonus. La prima distorsione è l’aumento dei prezzi delle componenti che servono per arrivare ad un efficientamento della classe energetica della casa. Inoltre il Superbonus ha incentivato moltissime frodi“, ha dichiarato Draghi evidenziando le due distorsioni del Superbonus.

In effetti si tratta di due criticità evidenti. Le frodi sono state molteplici da quando è stata introdotta la misura e anche l’aumento dei prezzi delle componenti che servono ad arrivare ad un efficientamento della classe energetica della casa sono evidenti, alla luce del sole. La soluzione a questo punto dovrà essere rappresentata da una nuova stretta sui controlli.