Draghi chiama Zelensky: "Supporto costante a Kiev"
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Draghi chiama Zelensky: “Supporto costante a Kiev”

Mario Draghi

Il premier Draghi rassicura il presidente ucraino sull’appoggio dell’Italia all’Ucraina.

Il presidente del Consiglio ha chiamato Zelensky per discutere una proposta sullo sminamento delle acque e assicura il suo supporto a Kiev. Draghi e Zelensky hanno avuto una conversazione telefonica sugli ultimi sviluppi della guerra. Il premier italiano ha assicurato un costante sostegno dell’Italia al paese offeso. Dal canto suo, il presidente ucraino ha sottolineato la necessità di approvare il sesto pacchetto di sanzioni, all’esigenza di sbloccare i porti e al supporto per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.

«Ho avuto una conversazione telefonica con Mario Draghi, su sua iniziativa. Abbiamo discusso della cooperazione di difesa e della necessità di accelerare il sesto pacchetto di sanzioni e di sbloccare i porti ucraini», e che vedrebbe l’Italia coinvolta nelle operazioni di sminamento del porto di Odessa da parte della Marina militare italiana. Così scrive su Twitter Zelensky riguardo alla telefonata con il presidente del Consiglio.

Volodymyr Zelensky
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Draghi e Zelensky si impegnano per sbloccare i porti ed evitare la crisi alimentare

Il presidente ucraino ha ringraziato Draghi per «l’incondizionato supporto al cammino dell’Ucraina verso l’ingresso nell’Unione Europea». Il colloquio telefonico è stato confermato anche da Palazzo Chigi che ribadiscono che «il presidente Draghi ha assicurato il costante sostegno dell’Italia all’Ucraina, anche con riferimento alla necessità di approvare il sesto pacchetto di sanzioni, all’esigenza di sbloccare i porti e al supporto per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea».

Dall’Ucraina arriva quindi la pressione sull’Ue per l’approvazione del sesto pacchetto che tarda a avere un’unanimità. Un’altra priorità è quella di sbloccare le navi nel Mar Nero che sta provocando una crisi alimentare globale a causa della dipendenza di molti paesi dal grano ucraino. Per evitare che la situazione precipiti in una carestia, è fondamentale scongiurare il pericolo che le navi restino ancora fuori dai porti ucraini impedendo il normale flusso commerciale. Infine, Draghi promette a Zelensky il suo impegno per favorire l’entrata dell’Ucraina in Unione europea per avere così una protezione maggiore da altri eventuali attacchi esterni.

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ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2022 11:02

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