Centinaia di droni e missili russi hanno colpito l’Ucraina durante la notte. Zelensky denuncia un’escalation e mette in guardia l’Europa.
Nella notte, la Russia ha lanciato centinaia di droni e missili contro le città ucraine. Il bilancio è drammatico: palazzi residenziali distrutti, civili uccisi nel sonno. A denunciare l’attacco è stato il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiga, con un post su X: “La Russia ha lanciato un nuovo massiccio attacco aereo sulle città ucraine mentre la gente dormiva. Ancora una volta, centinaia di droni e missili hanno distrutto palazzi residenziali causando vittime civili”.

Zelensky: “L’Italia potrebbe essere la prossima”
Come riportato da ansa.it, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un grave monito all’Europa: “L’Italia potrebbe essere la prossima”. Dopo l’intercettazione di 92 droni diretti verso la Polonia, la percezione della minaccia si è allargata ben oltre i confini ucraini. Zelensky accusa Putin di “testare la resistenza degli europei per ridurre gli aiuti all’Ucraina in vista dell’inverno” e sottolinea che la risposta non può limitarsi all’uso dei Patriot: “Gli intercettori al mondo sono pochi. La vera risposta è nella conoscenza: l’esperienza delle squadre mobili, degli operatori di droni, delle forze aeree e dei comandi di difesa”.
Il commissario europeo Valdis Dombrovskis, originario della Lituania, è stato netto: “È già guerra ibrida”. Dalla disinformazione agli sconfinamenti aerei, fino al sabotaggio e all’uso dell’immigrazione come arma, Mosca sta conducendo una strategia mirata per destabilizzare l’Europa.
La reazione europea e la posizione dell’Italia
Nonostante l’allarme, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ridimensionato il rischio di un attacco diretto: “Non credo che l’Italia sia un obiettivo militare”. Tuttavia ha precisato: “La difesa aerea italiana è comunque in grado di verificare cosa accade e di abbattere droni con intenzioni minacciose”.
Nel frattempo, la Polonia ha chiuso lo spazio aereo in prossimità di due città sudorientali, mentre la sua aeronautica ha messo in allerta i caccia e i sistemi di difesa a terra. Dalla Danimarca alla Norvegia, fino ad Amsterdam, si moltiplicano gli avvistamenti di droni, definiti da Copenaghen un “attacco ibrido”.
L’Alleanza Atlantica, riunita a Riga, ha ribadito che “la risposta dell’Alleanza è stata vigorosa e continuerà a rafforzarsi”, pur escludendo qualsiasi intenzione di cercare lo scontro diretto. Ma il ministro russo Serghei Lavrov ha ribattuto: “Non abbiamo nulla da nascondere. Non prendiamo di mira Paesi europei con i nostri droni o missili. Gli incidenti accadono, ma non attacchiamo civili né infrastrutture”.