I bambini sfollati durante le prime sei settimane di guerra in Ucraina contano i due terzi dei 7,5 milioni di loro.
Secondo i dati riportati dall’UNICEF, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, quasi due terzi dei 7,5 milioni di bambini ucraini si sono ritrovati ed essere sfollati. La situazione è drammatica dopo soltanto sei settimane dall’invasione da parte della Russia in Ucraina.
La denuncia di Andrea Iacomini, portavoce dell’UNICEF per l’Italia, vuole sottolineare una situazione drammatica che è inevitabilmente destinata a peggiorare. “Quasi 2 bambini e bambine su 3 in Ucraina sono sfollati all’interno o all’esterno del Paese. Questo vuol, dire che 2 bambini e bambine su 3 non hanno più una casa. Un numero impressionante destinato a peggiorare”.
Ma oltre al problema degli sfollamenti, la maggior parte delle persone rischia di rimanere senza acqua né cibo. Ciò a causa dei vari attacchi perpetuati nei confronti delle infrastrutture che regolano la distribuzione di acqua e corrente.
Le dichiarazioni del direttore dei programmi UNICEF
Secondo quanto affermato da Manuel Fontaine, – direttore dei programmi dell’UNICEF – in sede di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il cui scopo era discutere la condizione di donne e bambini in Ucraina, “Gli attacchi alle infrastrutture del sistema idrico e le interruzioni di corrente hanno lasciato circa 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua in Ucraina. Altri 4,6 milioni di persone hanno solo un accesso limitato”.
Il direttore dei programmi dell’UNICEF che ha lavorato come umanitario per 31 anni continua dicendo: “Raramente ho visto così tanti danni causati in così poco tempo. L’attacco di venerdì alla stazione ferroviaria di Kramatorsk è stato particolarmente orribile”, conclude.
L’inviato dell’UNICEF parla delle tragiche morti dei bambini, coinvolti in una guerra che non hanno scelto di combattere. “Sappiamo che questi numeri sono probabilmente molto più alti e molti di essi sono stati causati da fuoco incrociato o dall’uso di armi esplosive in aree popolate. Sono particolarmente preoccupato per la diffusa presenza di residuati bellici esplosivi, che espongono i bambini al rischio di morte e ferite orrende”, aggiunge.
Il 90% dei rifugiati dall’Ucraina sono donne e bambini. In tutta questa situazione, “Le donne in Ucraina sono maggiormente a rischio di violenza di genere, inclusi stupri, aggressioni sessuali e sfruttamento sessuale”, ha affermato Thomas-Greenfield.