Gli anticorpi del vaccino Moderna dopo la seconda dose
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, anticorpi per sei mesi dopo la seconda dose del vaccino Moderna

Vaccino Covid

Gli anticorpi del vaccino Moderna persistono per 6 mesi dopo la seconda dose.

ROMA – Gli anticorpi del vaccino Moderna persistono per almeno sei mesi dopo l’iniezione della seconda dose. A dirlo è uno studio fatto dalla stessa casa farmaceutica.

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La ricerca ha analizzato 33 adulti sani che hanno preso parte alla fase 1 dello studio dell’azienda. Nelle prossime settimane saranno ulteriormente monitorati per valutare le risposte immunitarie in un periodo molto più lungo.

Moderna e gli studi contro le varianti

In una nota, riportata dall’Ansa, Moderna ha annunciato che “sta conducendo una strategia di sviluppo clinico contro le varianti emergenti“.

Uno studio che coinvolgerà anche il National Institutes of Health. L’Istituto “condurrà una sperimentazione clinica di fase 1 per valutare i vaccini mRNA-1273 modificati monovalenti e multivalenti come serie primaria in individui naive e come vaccino di richiamo in quelle precedentemente vaccinato con mRNA-1273“.

Vaccino coronavirus
Vaccino coronavirus

Lo studio dell’Iss sulla terapia del plasma

Se per i vaccini le risposte sono positive, non arrivano buone notizie dallo studio dell’Iss, in collaborazione con l’Aifa, sulla terapia del plasma. La ricerca ha evidenziato che non “esistono benefici sui pazienti Covid-19 in termini di riduzione del rischio di peggioramento respiratorio o morte“.

Non è stata osservata – si precisa nella ricerca, riportata dall’Adnkronosuna differenza statisticamente significativa nell’end-point primario (necessità di ventilazione meccanica invasiva, definita da un rapporto tra PaO2/FiO2 minore di 150, o decesso entro 30 giorni dalla data di randomizzazione) tra il gruppo trattato con plasma e quello trattato con terapia standard. Nel complesso Tsunami non ha quindi evidenziato un beneficio del plasma in termini di riduzione del rischio di peggioramento respiratorio o morte nei primi giorni […]. Questo potrebbe suggerire l’opportunità di studiare ulteriormente il potenziale ruolo terapeutico del plasma nei soggetti con Covid lieve-moderato e nelle primissime fasi della malattia“. E nelle prossime settimane potrebbero esserci importanti novità sull’utilizzo di questa terapia.

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ultimo aggiornamento: 9 Aprile 2021 9:25

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