Le politiche monetarie di Ue e Stati Uniti non sono più sincronizzate
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Le politiche monetarie di Ue e Stati Uniti non sono più sincronizzate

energia risparmio energetico energia pulita investimento

Le parole di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, fanno capire che la sincronizzazione economica tra Stati Uniti ed Unione europea è terminata.

Le due banche centrali più importanti del mondo, la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve degli Stati Uniti, non saranno più sincronizzate nel prossimo futuro. L’invasione programmata da Vladimir Putin nei confronti dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio scorso, ha radicalmente cambiato l’economia europea e statunitense. In un intervento durante una conferenza tenutasi presso l’Institut Montaigne di Parigi, Christine Lagarde ha parlato della situazione economica dell’Unione, nonché delle differenze tra l’economia statunitense e quella europea.

La Federal Reserve ha alzato i propri tassi d’interesse settimana scorsa, segnalando una serie di mosse future non corrispondenti a quelle della Bce. La Banca Centrale europea, infatti, aveva dichiarato di non aver fretta ad alzare i propri tassi di deposito, pur rilasciando stimoli eccezionali. Le nostre due economie si trovano in una posizione diversa nel ciclo economico, anche prima della guerra in Ucraina”, ha commentato la presidente Lagarde.

Christine Lagarde BCE
Christine Lagarde
Leggi anche
Lagarde: “La guerra avrà conseguenze sulla crescita”

Le differenze tra Usa e Europa

Per ragioni geografiche, l’Europa è molto più esposta (alla guerra) rispetto agli Stati Uniti”. Questa la riflessione della presidente della Bce. L’innalzamento dei costi dell’energia ha già spinto l’inflazione europea a una quota record del 5,9% nello scorso mese. Si pensa che tale cifra potrebbe arrivare a sfiorare il 7% nei mesi successivi. Una quota decisamente superiore all’obiettivo del 2%, inizialmente pensato dalla Bce. Si prevede inoltre un aumento dei prezzi degli alimenti. Da ciò, la Bce ha ridotto le proiezioni legate alla crescita, in quanto il potere d’acquisto europeo decrescerà significativamente. La minore dipendenza americana dalle importazioni di materie prime e il minore impatto sul commercio statunitense porta dunque ad una conseguenza ovvia: la disparità economica che si verrà a verificare tra le due banche centrali.

“Le nostre politiche monetarie non seguiranno esattamente lo stesso ritmo”. Questo il commento di Lagarde. La presidente ha inoltre affermato che l’Europa dovrà velocizzare l’ecologizzazione della propria economia per far fronte alla propria dipendenza energetica dalla nazione di Putin. Questa transizione, stando a Lagarde, porterà ad un’inflazione, nel primo periodo. Eppure, nel lungo termine, il trend sarà opposto. “Nel breve e medio termine, sarà di natura inflazionistica. Considerando che a lungo termine, le spinte sui prezzi saranno piuttosto deflazionistiche”, ha asserito la presidente.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2022 17:13

Lagarde: “La guerra avrà conseguenze sulla crescita”

nl pixel