Europee, Di Maio: ci sono i numeri per la formazione di un gruppo parlamentare

Europee, Di Maio: ci sono i numeri per la formazione di un gruppo parlamentare

Il vicepremier Luigi Di Maio si è recato a Strasburgo con Alessandro Di Battista per gettare le basi di una coalizione che possa correre per le prossime elezioni europee.

A Strasburgo con Alessandro Di Battista per gettare le basi di un’alleanza per le prossime elezioni europee, previste per il mese di maggio, Luigi Di Maio ha annunciato di aver trovato i numeri per la costituzione di un gruppo che possa presentarsi al prossimo appuntamento elettorale con lo scopo, dichiarato proprio da Di Maio e Di Battista, di cambiare il volto all’Unione europea.

Luigi Di Maio (fonte foto https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/)

Luigi Di Maio: credo che ci siano i numeri per costruire un gruppo parlamentare europeo

All’uscita dal Parlamento europeo Luigi Di Maio ha fatto il bilancio del suo viaggio a Strasburgo in compagnia di Alessandro Di Battista. Il vicepremier pentastellato ha annunciato di aver incontrato gli esponenti di diversi movimenti e di aver trovato le basi numeriche per la formazione di un gruppo parlamentare che sia estraneo alle logiche di destra e di sinistra ma che possa mettersi al lavoro per garantire alla nuova Unione europea un aspetto e un atteggiamento più democratico.

Luigi Di Maio

Alcuni movimenti li abbiamo incontrati già a Bruxelles, con altri siamo in contatto, io credo che ci siano i numeri per costruire un gruppo parlamentare europeo né di destra né di sinistra, che si fonda sul principio di una democrazia più partecipata e diretta, di una democrazia più legata al diritti del lavoro e sociali, che significa smetterla di togliere ai più poveri e dare ai più ricchi ma fare assolutamente il contrario“, ha dichiarato Luigi Di Maio.

Luigi Di Maio: l’Unione europea via da Strasburgo

Luigi Di Maio ha poi anticipato una delle battaglie europee del Movimento Cinque Stelle, che ha lo scopo di cancellare la sede dell’Ue a Strasburgo.

Ci sono due parlamenti, uno a Bruxelles e uno qui. E questa è la marchetta francese che dobbiamo cancellare il prima possibile“.

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