Elezioni in Emilia Romagna, il governo cade? Dipende....
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’Emilia Romagna ferma Salvini, ma il governo non è ‘salvo’…

Nicola Zingaretti

La Lega perde in Emilia Romagna ma il governo non è salvo. Cade? Dipende dal Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle…

La sconfitta della Lega in Emilia Romagna ‘salva’ il governo, che aveva iniziato a scavare trincee lunghe e profonde temendo una clamorosa disfatta nella partita giocata in casa.

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Bonaccini, con il contributo delle Sardine e di parte dell’elettorato pentastellato, ha respinto la grande manovra di accerchiamento del Centrodestra a Palazzo Chigi e ha rotto l’assedio. O meglio, ha aperto una via per far arrivare i rifornimenti che potrebbero tenere in piedi l’esecutivo fino al prossimo anno. A meno che i giochi e le liti di Palazzo non portino a un clamoroso – ma non improbabile – colpo di scena.

Il governo cade dopo le elezioni in Emilia Romagna? Dipende…

Il primo nodo da sciogliere riguarda il rapporto tra il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico. Le due forze di maggioranza avrebbero potuto brindare alla vittoria, invece i dem hanno alzato la posta rivendicando un posto al sole nell’esecutivo, mentre i pentastellati, pur riconoscendo la sconfitta e il momento di crisi, rivendicano il potere dei numeri in Aula. Tradotto, vogliono continuare a dettare legge. Questo clima potrebbe portare a una frattura tra i due alleati instabili, a quel punto le sorti del governo giallorosso potrebbero essere le stesse di quello a guida Lega-Movimento 5 Stelle.

Insomma, il governo cade? La risposta è forse. Il governo potrebbe cadere e anche con un colpo di vento, senza un motivo apparente, al termine di una battaglia di logoramento per il potere. Quando due forze non remano nella stessa direzione il Presidente del Consiglio è costretto a barcamenarsi e alla fine a prendere una decisione che inevitabilmente andrà a scontentare qualcuno. E questo potrebbe minare le fondamenta della maggioranza fino al collasso, che sarebbe una naturale conseguenza.

Nicola Zingaretti
Roma 28/08/2019 – consultazioni Quirinale / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Nicola Zingaretti-Paola De Micheli-Paolo Gentiloni-Nicola Zingaretti-Andrea Marcucci -Graziano Delrio

Il primo test di prova, la riforma della prescrizione

C’è però una grande incognita legata alla riforma della legge elettorale. La richiesta di referendum della Lega è stata respinta, ma in cantiere c’è una riforma targata Pd e Movimento 5 Stelle. La proposta in questione rischia di stare stretta al Partito democratico, disposto però a testare la disponibilità dei pentastellati. Nel caso in cui accettassero di fare da scudieri allora si potrebbe andare avanti per la via tracciata. In caso contrario la riforma della prescrizione potrebbe rappresentare un primo buon motivo…

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ultimo aggiornamento: 28 Gennaio 2020 15:23

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