Il governo scende in piazza in Umbria per le elezioni. Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte insieme in un evento di coalizione. La maggioranza del Palazzo sfida quella delle Piazze.
Dopo aver provato a ridimensionare il valore delle elezioni regionali in Umbria, il governo ha deciso di metterci la faccia consapevole che una sonora sconfitta possa andare a intaccare la stabilità dell’esecutivo giallorosso.
Elezioni in Umbria, Di Maio annuncia un evento di coalizione con Zingaretti, Conte e Di Maio per spiegare la manovra
Luigi Di Maio ha annunciato un evento congiunto in Umbria. Hanno preso parte all’evento lui, Nicola Zingaretti, Speranza e il premier Conte.
I papaveri del governo hanno provato a spiegare la manovra e a disegnare l’Umbria che verrà. La decisione di unire le forze e provare a vincere la partita umbra testimonia che in fondo queste elezioni non le vuole perdere nessuno.
È vero che Conte non è andato in Umbria per fare campagna elettorale, me è vero che la sua preferenza l’ha data. La lista civica è quella governativa, c’è poco da fare.
La maggioranza ‘di palazzo’ sfida quella ‘della piazza’
Sono elezioni importanti ma non perché rappresentato un voto effettivamente strategico o particolarmente rilevante, con tutto il rispetto per gli umbri, ma perché le elezioni hanno assunto un significato fortemente simbolico e strumentale.
La maggioranza della piazza, ossia il Centrodestra guidato dalla Lega, sfida il governo dei palazzi, quello della strana coppia Di Maio-Zingaretti, del terzo incomodo Matteo Renzi e del premier Giuseppe Conte.
Elezioni in Umbria, il governo ci mette la faccia
I giallorossi fanno all-in e provano a rubare il piatto a Matteo Salvini, che salvo clamorose sorprese dovrebbe vincere senza particolari difficoltà.
Se il voto dovesse rispettare i pronostici della vigilia il governo uscirebbe sconfitto e assediato. E nessuno potrebbe provare a ridimensionare i risultati, almeno per due motivi.
Il primo è che il Pd e il MoVimento hanno deciso di traslare l’alleanza a livello regionale e rappresentano la coalizione governativa. Un governo nato senza il voto e il consenso della maggioranza degli italiani. Il secondo motivo è che i gerarchi del governo hanno deciso di metterci la faccia davanti agli umbri. E davanti a tutti gli italiani.