Gli exit poll sul voto in Israele darebbero 54 seggi al blocco del premier Netanyahu contro i 59 delle opposizioni al Likud.
TEL AVIV – Israele è tornata al voto per la quarta volta in meno di due anni. E, stando ai primi exit poll e anche alle proiezioni, la fase di stallo rischia di rimanere tale.
Israele, exit poll
Dai tre exit poll divulgati dalle reti televisive, risulterebbe infatti che il blocco del premier Benyamin Netanyahu ha avuto 54 seggi, mentre quello anti-Netanyahu 59. Il Likud resta il primo partito di Israele, ma non dispone di una maggioranza di governo, dato che la Knesset è composta da 120 membri. Nel dettaglio, il partito del premier uscente otterrebbe 31-33 seggi; al secondo posto i centristi di Lapid, con 18-16 seggi; la Lista araba unita – che alle passate elezioni aveva ottenuto 15 seggi – esce ridimensionata con 8-9 seggi. Il partito centrista Blu-Bianco di Benny Gantz avrebbe ottenuto 7-8 seggi. Successo relativo anche per i laburisti (7 seggi in tutti gli exit poll) e per Meretz (6-7).
L’ago della bilancia
Fuori dai due blocchi c’è Yamina, partito di estrema destra di Naftali Bennett. Avrebbe ottenuto 7 seggi, esattamente quanto serve al blocco a sostegno di Netanyahu per avere la maggioranza parlamentare. “Farò solo ciò che è buono per lo Stato di Israele“, ha dichiarato Bennett senza svelare se entrerà nella coalizione guidata da Netanyahu.