Aumento delle accise sul diesel: la critica di Elly Schlein a Giorgia Meloni, richiesta più trasparenza del governo.
Negli ultimi giorni, l’attenzione del dibattito politico si è concentrata sull’aumento delle accise sul diesel, una misura che secondo molti avrà un impatto diretto sulle tasche degli italiani. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha commentato in modo particolarmente critico la decisione del governo guidato da Giorgia Meloni, sottolineando come questa mossa possa essere interpretata come una nuova tassa per le famiglie e le imprese italiane.
La tassa Meloni, aumento delle accise: parla Elly Schlein
“Giorgia Meloni ha deciso di prelevare 3 miliardi di euro in più dai portafogli di chi possiede un’auto diesel e dal settore dell’autotrasporto”, ha dichiarato Schlein in una nota così come riporta il sito dell’ANSA. La segretaria del PD ha evidenziato che, mentre il governo aumenta le tasse, il sistema dei trasporti pubblici resta in una situazione critica: “il tutto mentre i treni sono nel caos che abbiamo visto ieri, e il Governo non ha messo risorse sul trasporto pubblico locale e sulla mobilità sostenibile”.
La responsabilità del Governo
Schlein ha inoltre sollecitato Giorgia Meloni a spiegare apertamente al Paese il motivo di questo incremento delle accise. “Dato che saranno gli italiani a metterci i soldi, lei almeno ci metta la faccia e spieghi al Paese la tassa Meloni, dopo anni di roboanti annunci di tagli sulle accise”, ha aggiunto, evidenziando la contraddizione tra le promesse elettorali del governo e le attuali politiche fiscali.
Proprio Giorgia Meloni, in un video del 2019 dal benzinaio spiegava il funzionamento delle accise sui carburanti: “Ora, 5 anni dopo, da Palazzo Chigi spieghi in modo altrettanto didascalico”, ha continuato la segretaria del PD.
L’intervento su Salvini
Elly Schlein è recentemente intervenuta pure su Matteo Salvini e l’attuale situazione di disagio dei treni così come riporta AskaNews tramite una nota stampa dell’ultima ora: “Il ministro Salvini quando cerca il responsabile della paralisi dei trasporti ferroviari di ieri deve fare solo una cosa: guardarsi allo specchio. E non solo per ieri, ma per l’odissea che lavoratrici e lavoratori, viaggiatori e pendolari vivono quotidianamente, soprattutto dopo l’estate da incubo per i trasporti appena passata. È sotto gli occhi di tutti che interruzioni, guasti, ritardi alla rete ferroviaria siano sempre più frequenti, bloccando di fatto l’Italia. Ed è semplicemente vigliacco da parte di un vicepremier cercare di scaricare la responsabilità di tutta la sua incompetenza e incuria sui singoli lavoratori”.