Elsa Fornero perde il controllo in tv contro Salvini: “Un bullo”

Elsa Fornero perde il controllo in tv contro Salvini: “Un bullo”

Scintille in tv a La7 per Elsa Fornero che non le ha mandate a dire al leader della Lega Matteo Salvini e al suo modo di fare politica.

Non è solita a comportamenti e discorsi sopra le righe, eppure Elsa Fornero durante l’ultima puntata andata in onda in tv su La7 di ‘In Onda’, con Luca Telese e Marianna Aprile, ha perso il controllo con frasi decisamente infuocate all’indirizzo di Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega. L’ex ministra dell’era Monti ha definito il ministro dei Trasporti come un “bullo”.

Matteo Salvini

Elsa Fornero contro Matteo Salvini

Ospite di ‘In Onda’ su La7, la Fornero ha commentato alcune delle mosse politiche di Matteo Salvini con particolare riferimento all’impegno del leader della Lega nel cancellare la riforma delle pensioni firmata dalla ex ministra del Lavoro del governo Monti. In questo senso, la donna ha detto: “Ormai è evidente che parla più da bullo che da politico. Lo definirei quasi patetico”, ha sottolineato la Fornero. E ancora: “Ma non si rende conto che i voti il suo salvinismo non li raccoglie più, e li prende se mai il nuovo leghiamo, chiamiamolo così, di Vannacci?”.

Eccezioni da 40 miliardi di euro

L’affondo della Fornero su Salvini è poi andato avanti: “Ha fatto del male al Paese vendendo illusioni”, le sue parole prima di sottolineare che le eccezioni messe in atto dal vicepremier sulla riforma delle pensioni avrebbero causato una perdita al Paese piuttosto ingente. “40 miliardi, risorse che avrebbero potuto essere usate per investire in scuola, infrastrutture, sanità”, ha quantificato la donna.

E ancora: “Ora che si avvicina di nuovo la legge di bilancio tornano a vendere fumo […]. Bisognerebbe avere trasparenza nelle scelte e nella politica, qui invece si continua a prendere in giro gli elettori. Ma gli elettori non sono stupidi!“, ha concluso in modo molto netto e duro l’ex ministra dell’era Monti nella sua crociata contro Salvini.