Covid, terza dose di vaccino già dopo tre mesi. L’Ema: “Sicura ed efficace”

Covid, terza dose di vaccino già dopo tre mesi. L’Ema: “Sicura ed efficace”

Per l’Ema la terza dose di vaccino contro il Covid (o dose booster) può essere somministrata a tre mesi di distanza dall’ultima somministrazione del ciclo primario.

L’Ema cambia le raccomandazioni sulla terza dose di vaccino e apre alla somministrazione della dose di richiamo già a tre mesi di distanza dal completamento del ciclo vaccinale primario. Le prime indicazioni erano di procedere con la somministrazione della dose booster a sei mesi di distanza dalla somministrazione dell’ultima dose di vaccino.

Covid, l’Ema promuove la terza dose di vaccino a tre mesi di distanza dall’ultima dose

Sebbene la raccomandazione finora fosse di somministrare dosi di richiamo preferibilmente sei mesi, i dati attualmente disponibili supportano la somministrazione sicura ed efficace di una dose di richiamo tre mesi dopo il primo programma di vaccinazione completo“, sono le ultime indicazioni che arrivano dall’Agenzia europea. L’analisi è di Marco Cavaleri, responsabile della strategia di vaccinazione dell’Ema.

Vaccino coronavirus

Quando fare la dose booster

In un primo momento la somministrazione della terza dose era stata raccomandata ad almeno sei mesi di distanza dalla somministrazione dell’ultima dose. I tempi sono poi stati accorciati con il via libera alla somministrazione dopo cinque mesi. Ora l’Ema rende noto che è sicuro ed efficace procedere con la somministrazione già a distanza di tre mesi dalla somministrazione dell’ultima dose.

La terza dose contro la diffusione della variante Omicron

Sicuramente si tratta di un’indicazione che, se accolta, potrebbe limitare ulteriormente la diffusione della variante Omicron del Covid. Pfizer ha infatti reso noto che il suo vaccino risulta meno efficace dopo le due dosi ma anche che tre dosi sono in grado di neutralizzare la nuova variante. Anticipare e tre mesi la somministrazione della terza dose significa limitare i rischi di contagio tra i vaccinati.

Resta da capire se le autorità sanitarie italiane vorranno accogliere questa indicazione o continueranno a indicare i cinque mesi di tempo come intervallo tra l’ultima vaccinazione e la somministrazione della dose aggiuntiva.