Emanuele Dotto: "Ho la sclerosi multipla progressiva"
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“Ho la sclerosi multipla progressiva”: Emanuele Dotto si apre sulla sua malattia

Emanuele Dotto a "Quelli che il calcio"

Emanuele Dotto racconta la sua battaglia contro la sclerosi multipla progressiva: la diagnosi dopo la pensione e il sostegno della famiglia.

Emanuele Dotto, voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto“, ha rivelato pubblicamente per la prima volta la propria condizione di salute, parlando apertamente della sclerosi multipla progressiva. Lo ha fatto in un’intervista al quotidiano Repubblica, come riportato da Tgcom24, dove ha condiviso con estrema lucidità l’impatto della malattia sulla sua vita quotidiana. Intanto, sempre nel mondo del giornalismo si vivono ore tese per il presunto provvedimento disciplinare della Rai contro Sigfrido Ranucci.

intervista stampa giornalista

Emanuele Dotto e la diagnosi di sclerosi multipla progressiva

Ho la sclerosi multipla progressiva. Avevo 67 anni e 6 mesi, ora ne ho appena compiuti 73 e ogni giorno è un giorno guadagnato“, ha dichiarato Emanuele Dotto, svelando un aspetto personale che fino ad oggi aveva tenuto riservato.

La diagnosi è arrivata appena un mese dopo il pensionamento, segnando una svolta drammatica in quella che doveva essere la fase più tranquilla della sua vita. Dopo una carriera intensa, la sua quotidianità oggi è profondamente cambiata.

Sono stato sette volte in Australia e altrettante in Cina“, ha raccontato, per poi aggiungere con tono malinconico: “Ma adesso il mondo lo vedo come il giardino della scuola elementare di Genova Quinto, dove trascorro il tempo in carrozzina ascoltando musica, leggendo e sopravvivendo“.

Il sostegno della moglie Marina e la figlia Emanuela

Emanuele Dotto non nasconde la difficoltà della malattia: “Le condizioni peggiorano progressivamente e lentamente“. Eppure, in questo lento declino fisico, trova ancora un bilancio positivo: “Ho avuto molto, e molto mi è stato tolto, però nel cambio ci guadagno“.

Un’affermazione che rivela una forza interiore sorprendente, alimentata anche dal sostegno della sua famiglia: “Non ce la farei senza mia moglie Marina e mia figlia Emanuela“. A consolarlo resta l’integrità della mente, ancora vigile e lucida: “Il corpo sta andando dove vuole, la mente e la memoria per fortuna no“.

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ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2025 15:51

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