Emanuele Filiberto partecipa al battesimo dell’ultima discendente degli zar e commenta l’uso dei simboli storici da parte di Putin.
Dopo la sentenza del Tribunale di Roma e le polemiche su gioielli e immobili della Corona, Emanuele Filiberto torna sotto i riflettori per aver partecipato a Mosca al battesimo della principessina Kira Leonida, figlia del granduca George Mikhailovich Romanov e dell’italiana Rebecca Bettarini. Un evento altamente significativo, che ha rappresentato, nelle parole del principe, “una restituzione simbolica dell’affetto che i Romanov avevano per la mia famiglia e per l’Italia“.

Emanuele Filiberto a Mosca per il battesimo dell’ultima discendente degli zar
“Andare a Mosca per questo battesimo reale è stato un passaggio suggestivo“, ha spiegato Emanuele Filiberto in un’intervista esclusiva al settimanale Oggi e riportata da Today. Presentatosi alla cerimonia insieme alla nuova compagna Adriana Abascal, il principe ha voluto sottolineare l’importanza storica e personale del momento.
“I legami tra la dinastia Romanov e i Savoia sono forti“, ha dichiarato. “La mia bisnonna, la regina Elena, era cresciuta alla corte dello zar di cui era cognata“. Un ricordo che non è solo familiare, ma che richiama un episodio preciso della storia italiana: il terremoto di Messina del 1908.
“Lo zar Nicola II diede ordine alla flotta russa, in rada nel porto di Augusta per delle esercitazioni, di trasferirsi immediatamente a Messina insieme con le autorità italiane per prestare soccorso alla popolazione, stremata dagli effetti devastanti del sisma. Il gesto è ancora oggi ricordato con affetto e riconoscenza nella città siciliana“, ha raccontato.
L’opinione sul presidente Putin
Alla domanda, aggiunge Today, su come giudichi il ruolo del presidente Vladimir Putin nel contesto attuale, Emanuele Filiberto ha risposto sottolineando l’importanza della tradizione in Russia: “Credo che in Russia il richiamo alla tradizione sia parte integrante del discorso politico e culturale“. Il principe ha poi aggiunto che “il presidente Putin ha sicuramente voluto attingere a quei simboli, a volte anche con intenzioni strategiche“, precisando però che “i Romanov rappresentano qualcosa di molto più profondo“.