Emergenza coronavirus, lo scontro continuo tra Conte e Salvini è il volto peggiore della nostra bella Italia

Emergenza coronavirus, lo scontro continuo tra Conte e Salvini è il volto peggiore della nostra bella Italia

Coronavirus, lo scontro tra Conte e Salvini non serve a nessuno. Di fronte all’emergenza sanitaria vogliamo sentirci tutti italiani. Senza distinzioni.

Con un paese in emergenza sanitarie e con le istituzioni alle prese con il coronavirus, il continuo scontro tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini rappresenta molto probabilmente il volto peggiore della nostra Italia.

Coronavirus, lo scontro tra Salvini e Conte è il volto peggiore della nostra Italia

In un momento delicato come quello che sta attraversando il Paese, la bagarre politica non dovrebbe trovare spazio. Sono fuori luogo gli inviti alle dimissioni così come le accuse in pubblica piazza. Chiedere una tregua non armata forse sarebbe troppo, ma quello che ad oggi non serve, è superfluo e frustrante è lo scontro.

fonte foto https://www.facebook.com/salviniofficial/

Uno scontro che non serve a nessuno

I leader politici dovrebbero avere la forza di fare un passo indietro, sacrificando una manciata di consensi in nome della pubblica serenità. Ci sarà poi tutto il tempo per recuperare il terreno perduto. Negli interventi pubblici vorremmo sentire il premier Conte parlare esclusivamente dei progressi fatti nella lotta al coronavirus. Non vorremmo sentire i retroscena sulle telefonate a Salvini, su quante volte lo ha chiamato e se e quando gli ha risposto. Non ci interessa.

Allo stesso modo dal leader dell’opposizione vorremmo sentire proposte costruttive, vorremmo vedere una mano tesa al governo, una collaborazione pacifica. Senza secondi fini. Le dimissioni del Presidente del Consiglio in questo momento non servono a nessuno.

Domani, quando il paese sarà fuori dalla crisi, tutti saranno liberi di fare il proprio bilancio della situazione. Di valutare la bontà dell’azione del governo. O di condannarlo al momento del voto.

Oggi vorremmo semplicemente sentirci italiani. Senza distinzioni. Senza barriere inutili.