Termosifoni con temperatura inferiore di un grado ed accesi un’ora in meno al giorno a partire da Ottobre. Questo, il nuovo provvedimento.
Questo è quanto annunciato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, nel corso della riunione del Consiglio dei ministri.
Le misure restrittive sui riscaldamenti, dovrebbero atterrare tramite un decreto ministeriale, che Cingolani firmerà nei prossimi giorni. A scanso di modifiche last minute, dal prossimo ottobre i termosifoni saranno abbassati di un grado, andando quindi da 20 a 19 gradi, e saranno inoltre spenti un’ora in anticipo.
Si tratta di un piano di risparmio, facente parte di una più ampia strategia che il Governo intende mettere in campo per fronteggiare il caro-bollette. Nell’ambito dell’informativa, il ministro non avrebbe fatto cenno a potenziali ricorsi allo smart working nel servizio pubblico e neppure ad interventi circa l’illuminazione delle vetrine dei negozi.
L’entrata in vigore
Il provvedimento, come espresso da Cingolani, dovrebbero arrivare la prossima settimana ed entrare in vigore a partire da sabato 1° ottobre: “L’esecutivo varerà un ampio piano per sostenere le imprese e abbassare il costo dell’energia. Il piano per far fronte all’emergenza gas non prevedrà solo il risparmio sul gas con la riduzione della temperatura e dell’orario di utilizzo dei termosifoni, ma anche delle misure per aiutare le imprese di fronte all’aumento delle bollette”.
Nel Cdm odierno, si è parlato anche della scuola, riguardo alla possibilità di chiudere il sabato (o fare ricorso alla dad) o accorpare gli orari al fine ridurre i consumi energetici. Ipotesi questa “bocciata totalmente” e “respinta in tutto e per tutto” dal governo “Le scuole non si toccano, questo è emerso con chiarezza”, ha obiettato il ministro al termine del Cdm.