Emicrania con aura, il nuovo rivoluzionario studio: ecco svelate le cause
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Emicrania con aura, il nuovo rivoluzionario studio: ecco svelate le cause

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Un nuovo studio rivela la causa dell’emicrania con aura: scoperto il ruolo cruciale del liquido cerebrospinale.

Chi soffre di emicrania con aura è ben consapevole dei sintomi debilitanti che la caratterizzano. A partire dai lampi di luce, disturbi visivi fino a quelli neurologici che anticipano un dolore lancinante.

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Per anni, la ricerca si è concentrata sul controllo dei sintomi piuttosto che sulla comprensione delle cause profonde di questa forma di emicrania.

Tuttavia, un nuovo studio condotto dall’Università di Rochester e dall’Università di Copenaghen ha fatto luce sul meccanismo che scatena questo tipo di mal di testa. Offrendo speranza per lo sviluppo di nuovi farmaci.

Dottore controlla risonanza cervello testa

Emicrania con aura: tutte le novità da un nuovo studio

Gli scienziati, come riportato da Fanpage.it, hanno scoperto che il mal di testa nell’emicrania con aura è innescato da un movimento del liquido cerebrospinale che trasporta proteine infiammatorie.

Questo fluido vitale, che circola all’interno e intorno al cervello e al midollo spinale, sembra essere il veicolo attraverso cui queste proteine raggiungono aree specifiche del cervello, scatenando il dolore.

Nel corso dello studio, i ricercatori hanno individuato 12 proteine chiave coinvolte nel processo. Tra queste, la CGRP era già nota per il suo ruolo nell’emicrania, tanto che sono stati sviluppati farmaci che ne inibiscono l’azione.

Uno degli aspetti più innovativi dello studio riguarda il ruolo del ganglio trigeminale. Questo fascio di nervi, situato alla base del cranio, è stato identificato come il punto di arrivo delle proteine infiammatorie trasportate dal liquido cerebrospinale.

Una volta giunte al ganglio trigeminale, queste proteine si legano ai recettori presenti, stimolando i nervi e provocando la sensazione di dolore.

Le implicazioni per il futuro

Le implicazioni di questa scoperta sono significative. “Aver individuato le proteine coinvolte e il meccanismo di trasporto ci permette di sviluppare nuovi bersagli farmacologici,” affermano gli autori dello studio.

Questo è un passo avanti cruciale per milioni di persone, oltre sei milioni in Italia, che soffrono di emicrania con aura, in quanto potrebbe portare alla creazione di farmaci più efficaci e specifici.

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ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2024 18:38

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