Emiplegia, ecco gli ultimi progressi dell’intelligenza artificiale
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Emiplegia: gli ultimi progressi dell’intelligenza artificiale

carrozzina sedia a rotelle

“Progetto internazionale AlnCP”: scoperti nuovi algoritmi di intelligenza artificiale in grado di curare l’emiplegia.

Scienza e medicina collaborano per aprire un nuovo orizzonte nel trattamento e nella cura dell’emiplegia infantile. Si tratta di un deficit motorio in cui avviene la paralisi parziale del corpo. Consiste nello studio di algoritmi del tutto innovativi. Tramite l’osservazione del funzionamento dei neuroni a specchio, permetteranno di creare dei sistemi di tele-riabilitazione a domicilio. Nello specifico, il trattamento prevede l’osservazione di determinate azioni e successivamente la loro ripetizione. Ciò, permetterà di impostare il trattamento riabilitativo personalizzato di “action observation”.

A capo del progetto europeo “AlnCP” vi sono i ricercatori dell’Università di Pisa. Con loro collaborano IRCCS Fondazione Stella Maris, Scuola Superiore Sant’Anna e la Fondazione FightTheStroke. Il progetto è finanziato per circa 6 milioni. Tra i partner internazionali che collaborano con il progetto diverse università. Tra queste, l’Universidad De Castiglia – La Mancha in Spagna, la Katholieke Univesiteit Leuven in Belgio e l’University of Queensland in Australia. Lo studio implicherà il coinvolgimento di almeno 200 bambini.

Quali sono gli obbiettivi del progetto?

“Il progetto è molto ampio e complesso”. Lo ha dichiarato Giuseppina Sgandurra, ricercatrice dell’Università di Pisa e responsabile del Laboratorio Innovate della Fondazione Stella Maris nonché leader dello studio in questione. Esso “mira a sviluppare un processo decisionale etico e sostenibile. Lo scopo è di fornire un approccio personalizzato e validato per il monitoraggio e la teleriabilitazione emiplegia nei bambini con paralisi cerebrale. Tutto ciò grazie all’uso dell’intelligenza artificiale.”

Da sempre il Laboratorio Innovate si occupa di tecnologie robotiche e biomeccatroniche in neuroriabilitazione. Ad oggi si pone l’obbiettivo di realizzare un progetto di portata internazionale di cui gli stessi protagonisti che ne fanno parte si dicono veramente soddisfatti.

Il Vice Preside di Informatica dell’Università di Pisa – Giuseppe Prencipe – ed uno dei membri del gruppo di ricercatori del Dipartimento di Informatica – Paolo Ferragina – , affermano: “È una grande soddisfazione poter dare un contributo, insieme ad altri colleghi del nostro Dipartimento, a questo importante ed entusiasmante progetto”.

carrozzina sedia a rotelle

Giovanni Cioni sul progetto

Il Direttore Scientifico di IRCCS Fondazione Stella Maris, professor. Giovanni Cioni, dichiara che “si tratta di un progetto di grande importanza che apre nuove prospettive di diagnosi e terapia per il disturbo motorio più grave e frequente nei bambini, la paralisi cerebrale; il progetto i partner provengono da molti paesi, ma il nucleo essenziale è il risultato della sinergia tra 3 istituzioni pisane, oltre all’Università, alla Scuola Superiore Sant’Anna e all’IRCCS Stella Maris che da sempre segue questi giovani pazienti. , Giuseppina Sgandurra, è stata allieva di tutte e 3 queste Istituzioni e ha saputo sfruttare quanto appreso per competere con successo e prevalere sui tanti progetti presentati. Potremo personalizzare sempre di più il nostro intervento e fornire ad ogni bambino e alla sua famiglia le giuste cure con la massima garanzia di poter sviluppare le proprie funzioni adattive”.

La messa a punto di questi nuovissimi dispositivi robotici rappresenta la possibilità di migliorare significativamente la qualità della vita di bambini colpiti da emiplegia già durante la loro primissima infanzia, in età compresa tra i 5 e i 20 anni.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 22 Giugno 2022 12:18

Regno Unito: lo sciopero più grande degli ultimi 30 anni

nl pixel