La polizia di Enna ha arrestato un operatore sanitario con accuse gravi: violenza sessuale ai danni di una disabile in struttura. La donna è rimasta incinta.
ENNA – Un uomo è stato fermato dalla Squadra Mobile del capoluogo siciliano con l’accusa di aver violentato durante il lockdown e messo incinta una ragazza disabile ricoverata mentre questa era positiva.
Violenza all’Oasi di Troina
L’episodio sarebbe avvenuto lo scorso aprile, periodo in cui la vittima è risultata positiva al Covid-19 e la struttura era stata dichiarata ‘zona rossa’. Lo scorso aprile, in pieno lockdown, la struttura registrò 162 positivi al Covid, tra infermieri ricoverati ed operatori. L’Oasi di Troina è infatti un Centro specializzato nella riabilitazione di disabilità psichici, anche giovanissimi e autistici, oltre che delle malattie legate alla involuzione senile.
Enna, l’inchiesta della procura
Il fermo è stato disposto dai sostituti Procuratori di Enna, Stefania Leonte e Orazio Longo, al termine del lungo interrogatorio in cui l’operatore ha confessato. A denunciare i fatti alla Squadra Mobile lo scorso 11 settembre sarebbe stato l’avvocato, nominato dalla famiglia della vittima che soffre di gravissime patologie connesse ad una rara malattia genetica. Così, gli agenti hanno fermato il 39enne, le cui iniziali sono L.A., accusato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto ai danni di una donna disabile e nel momento in cui la stessa era a lui affidata.
Negli ultimi giorni gli investigatori hanno ascoltato medici, infermieri, personale della struttura e persone che sono state a contatto con la giovane per ricostruire la vicenda nei minimi dettagli.