Sergej Vakulenko, esperto dell’industria del petrolio, ha fatto una previsione poco felice su Putin e il gas russo.
Sergej Vakulenko ha lavorato per 25 anni nell’industria petrolifera. Da ciò, è estremamente conscio dei rischi che potrebbero derivare da un blocco di Vladimir Putin al gas russo in Europa. Ma non solo: Vakulenko crede che le peggiori ipotesi legate al blocco del gas russo potrebbero diventare reali, a condizione che Putin voglia “mettere in crisi l’Europa”. Il coltello è dalla parte del manico, ed è il presidente russo a impugnarlo con vigore.
Le parole di Vakulenko
“Non ho informazioni dall’interno”. Queste le parole di Vakulenko, in merito a un possibile blocco totale del gas russo. “Ma – afferma l’esperto – la logica del conflitto imporrebbe una mossa del genere. La logica del conflitto dovrebbe suggerire a Putin che prima si muove in quel senso, meglio è per lui. Finora l’Europa riesce a mantenere un certo equilibrio negli approvvigionamenti di gas, anche se con qualche problema”.
“Le cose saranno però diverse il prossimo inverno – continua Vakulenko – quando serviranno sia forniture continuamente nuove che prelievi dagli stoccaggi. A quel punto stoccaggi insufficienti renderebbero l’Europa molto più vulnerabile a interruzioni delle forniture. Perché ciò accada, la logica suggerisce che la Russia dovrebbe impedire un riempimento degli stoccaggi adesso. Ma, ripeto, non ho idea delle intenzioni di Putin”.
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Per quanto riguarda l’industria petrolifera russa, Vakulenko commenta: “Non sono in grado di parlare in dettaglio di tutti i settori, ma la Russia ha un’industria moderna e tecnologicamente complessa. Dipende da catene di approvvigionamento ampie e articolate, come qualunque altra economia moderna. Oggi nelle filiere globali la produzione di molte componenti è dominata in gran parte da uno o da pochi operatori. È così che funziona l’economia globale: l’interdipendenza è molto forte. La Russia ha bisogno di importazioni fondamentali dal resto del mondo, così come alcuni input fondamentali arrivano dalla Russia e non solo nell’energia“.