Otto soldati israeliani sono stati uccisi in un’esplosione a Rafah, nella Striscia di Gaza, durante un’operazione contro Hamas.
Nella mattina del 15 giugno, un’esplosione devastante ha colpito le forze armate israeliane a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, causando la morte di otto soldati. Questo tragico evento segna l’incidente più grave per l’IDF (Forze di Difesa Israeliane) nell’enclave dall’inizio dell’anno. L’esercito israeliano ha confermato la morte dei soldati, identificando finora solo uno di loro: il capitano Wassem Mahmoud, 23 anni. Le famiglie degli altri sette soldati sono state informate, e i loro nomi saranno resi pubblici in seguito.
Un attacco mortale a Rafah
Secondo le prime indagini delle forze armate israeliane, l’esplosione ha coinvolto un veicolo corazzato Namer, che faceva parte di un convoglio impegnato in un’operazione notturna contro Hamas nelle aree nord-occidentali del quartiere Tel Sultan di Rafah. Durante questa operazione, le truppe della 401esima Brigata corazzata hanno eliminato circa 50 combattenti armati di Hamas. Il Namer, quinto o sesto veicolo del convoglio, è stato colpito intorno alle 5 del mattino, ma non è ancora chiaro se l’esplosione sia stata causata da una bomba sulla strada o da un ordigno piazzato direttamente sul veicolo da operativi di Hamas.
Aumento del bilancio delle vittime a Gaza
L’esplosione a Rafah non è l’unico tragico evento in un conflitto che continua a mietere vite. Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiornato il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza, riportando almeno 37.296 morti e 85.197 feriti dall’inizio dell’operazione militare israeliana in risposta all’attacco del 7 ottobre. Solo nelle ultime 24 ore, ci sono stati 30 morti e 95 feriti, aumentando ulteriormente la già elevata cifra delle vittime civili e militari.
La situazione nella Striscia di Gaza resta estremamente tesa, con continui scontri tra le forze israeliane e Hamas. L’esercito israeliano continua le sue operazioni nel tentativo di ridurre la capacità offensiva di Hamas. Mentre l’organizzazione militante palestinese risponde con attacchi mirati contro le truppe israeliane. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’escalation del conflitto, con appelli urgenti per un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati di pace.
L’esplosione a Rafah rappresenta un ulteriore tragico capitolo in un conflitto che ha visto troppe vite spezzate e sofferenze incalcolabili per entrambe le parti. La speranza di una risoluzione pacifica sembra ancora lontana, ma la necessità di porre fine alla violenza è più urgente che mai.