Europa ricca di litio: perchè non si estraggono le materie prime?

Europa ricca di litio: perchè non si estraggono le materie prime?

Ci ha provato la Serbia, e in Portogallo c’è solo una miniera di litio aperta. Ecco cosa impedisce l’apertura delle cave in Europa.

Anche in un mondo dominato dal virtuale e dalla svolta ecologica, materie prime e metalli rimangono importanti. Anzi, sono proprio alla base di tutte le tecnologie di ultima generazione e dei mezzi più sostenibili che si stanno piano piano diffondendo: pensiamo ad esempio al litio, componente fondamentale delle batterie delle automobili elettriche, così come di quelle degli smartphone. Ebbene, l’Europa ne ha in abbondanza, ma tale metallo non viene praticamente estratto. Come mai?

L’estrazione del litio bloccata in Serbia e Portogallo

La Serbia ci ha provato non molto tempo fa. Come racconta SkyTg24, nel 2021 il governo si è adoperato per aprire una cava di estrazione molto grande nel Nord del Paese. In quell’area, infatti, è presente un importante giacimento di litio – che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha dichiarato essere il “nuovo petrolio”.

Il progetto non ha però mai visto la luce ed è stato cancellato in pochi mesi. Il motivo? La popolazione serba è scesa in piazza e si è opposta all’apertura della miniera con grandi proteste, dettate soprattutto dal grosso impatto ambientale di tali opere e dei cantieri che si verrebbero a creare nei dintorni della cava.

Stessa sorte anche per tutte le iniziative proposte in Portogallo, dove tuttavia esiste l’unico sito di estrazione del litio attivo in Europa. Si tratta però di una miniera molto piccola, che estrae quantità minime del materiale, destinate alla produzione delle ceramiche artigianali del Paese.

La situazione nel resto d’Europa e in Italia

Se le proteste dei cittadini, soprattutto di quelli che abitano nei pressi dei giacimenti, impediscono l’apertura di miniere in molti Stati europei, in altri Paesi la situazione è diversa: Finlandia, Germania e Francia stanno concretamente parlando di avviare nuove estrazioni, senza suscitare movimenti di disapprovazione.

Chissà come reagiranno gli italiani alla proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che negli ultimi giorni ha dichiarato la volontà di riaprire le miniere italiane ed è già al lavoro per la mappatura dei diversi siti. “Trent’anni fa eravamo un grande paese minerario, poi abbiamo chiuso tutte le miniere. Ora dobbiamo riaprirle, e magari altre ancora”, ha affermato, sostenendo che l’Italia è molto ricca delle materie prime ritenute critiche e strategiche.

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