La reazione di Sinner dopo la finale di Roland Garros conquista Roddick e Wilander. Come Jannik ha mostrato eleganza e classe.
Nel mondo del tennis, poche occasioni riescono a catalizzare l’attenzione globale come una finale del Roland Garros. E quando due giovani fuoriclasse come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si affrontano per il titolo, lo spettacolo è assicurato. Il match ha rappresentato non solo una sfida tra due dei migliori talenti della loro generazione, ma anche un momento storico, capace di ridefinire i confini del tennis moderno.
Una partita che si è giocata sul filo dell’equilibrio, con colpi straordinari, intensità incredibile e una posta in palio altissima. Quando Sinner ha sfiorato la vittoria, sembrava destinato a scrivere la storia. Eppure, la rimonta di Alcaraz ha lasciato un senso di incompiuto, soprattutto per i tifosi italiani. Ma quello che ha colpito di più il mondo del tennis non è stata la sconfitta, bensì la reazione del campione altoatesino.

Roddick: tra rispetto e stupore
L’ex numero uno del mondo Andy Roddick non ha nascosto la propria emozione, ammettendo senza mezzi termini: “Una delle più grandi partite di tutti i tempi e chi non la pensa in questo modo vuol dire che vive di nostalgia. È assurdo il livello che hanno raggiunto questi due atleti, hanno spinto il gioco a punti mai visti prima. Il modo in cui Sinner colpisce la palla, con una potenza mai vista. Nessuno ha mai mollato un colpo.”
Ma è la sportività di Jannik ad aver davvero colpito Roddick: “Potrebbe essere la persona più elegante e di classe che abbia mai visto, aveva una legittima rimostranza contro l’arbitro nel quinto set su una chiamata mancata e alla fine ha fatto i complimenti a tutti. Io non l’avrei mai fatto, me ne sarei uscito con qualche lamentela magari stupida.”
Wilander: “Neanche Federer e Nadal…”
A sottolineare l’unicità dell’incontro è intervenuto anche Mats Wilander. Le sue parole sono cariche di ammirazione: “Ho visto Federer e Nadal giocare grandi finali ma niente si avvicina a questo. Guardavo la partita e pensavo ‘Non è possibile’. Hanno giocato a un ritmo che non è umano.”
Wilander non si limita all’elogio tecnico, ma si spinge oltre: “Penso che siano due tra i più grandi atleti che la razza umana abbia mai prodotto e si dà il caso che siano tennisti.”
È nella compostezza di Sinner, nella sua eleganza in un momento di massima tensione. Una reazione che ha lasciato anche i più grandi senza parole e che, per molti, lo proietta già tra i più grandi della storia del tennis.