Charles Leclerc analizza le difficoltà della Ferrari SF-25 dopo il GP d’Australia: il gap con la McLaren esiste, ma non è così ampio.
Dopo il Gran Premio d’Australia, la Ferrari si trova a dover affrontare una realtà complessa. Nonostante gli aggiornamenti portati sulla SF-25, i risultati ottenuti in pista non hanno soddisfatto né i tifosi né i piloti. Charles Leclerc, sempre lucido nelle sue analisi, ha espresso il proprio parere sul potenziale della monoposto e sui margini di miglioramento.
Sebbene la rossa abbia mostrato segnali incoraggianti in alcuni settori, resta evidente una difficoltà nelle curve a bassa e media velocità, un fattore che ha pesato sul risultato di Melbourne. Tuttavia, Leclerc ritiene che il vero valore della vettura sia migliore di quanto visto finora, anche se il confronto con la McLaren MCL39 non gioca a favore della Ferrari.

Dove la Ferrari perde terreno
“È molto migliore di quello che abbiamo visto finora, ma non credo sia allo stesso livello della McLaren”, ha dichiarato il pilota monegasco, sottolineando come il distacco visto in Australia possa non rispecchiare fedelmente i reali equilibri di forza.
Uno degli aspetti su cui la SF-25 fatica maggiormente è la gestione delle curve più lente, dove il bilanciamento della monoposto non è ancora ottimale. Questo tipo di problema è stato evidente nel terzo settore di Melbourne, dove le McLaren hanno fatto la differenza sia in qualifica che in gara.
Leclerc, a differenza di George Russell, non è convinto che il vantaggio della McLaren sia paragonabile a quello che aveva la Red Bull nel 2023:
“Non credo sia così, ma sono decisamente avanti. Il gap reale penso sia quello visto sabato, sono davanti ma non così tanto. Se analizziamo le qualifiche di Melbourne, le McLaren erano molto forti nell’ultimo settore, forse per una gestione delle gomme, ma in gara lo scenario è stato determinato da fattori diversi”.
Il problema principale è la prestazione complessiva della vettura, con punti deboli evidenti:
“Sappiamo dove dobbiamo migliorare, nei tratti ad alta velocità abbiamo fatto un grande passo avanti, ci manca performance nelle curve a bassa e media velocità”.
Shanghai: un test cruciale per la SF-25
Con il GP di Cina alle porte, la Ferrari avrà un’importante occasione per comprendere meglio il proprio livello di competitività. Il fine settimana di Shanghai sarà caratterizzato dal format Sprint, il che significa che ci sarà solo un’ora di prove libere prima di qualifiche e gara Sprint. Questo ridotto tempo di preparazione renderà fondamentale l’analisi dei dati e l’adattamento rapido alle condizioni della pista.
Leclerc ha evidenziato quanto le monoposto attuali siano sensibili anche a minime variazioni di assetto:
“Parliamo di macchine molto, molto sensibili, basta apportare una piccola variazione e si traduce in un grande cambiamento sul comportamento in pista. Ma a volte non hai altra scelta che fare certi cambiamenti, come è accaduto a Melbourne”.
Un altro aspetto cruciale sarà il nuovo asfalto del circuito, che potrebbe alterare il comportamento delle monoposto. Ferrari ha già raccolto informazioni a riguardo, ma solo il confronto diretto con i rivali potrà dare un quadro chiaro della situazione.
“Abbiamo i nostri dati sul nuovo asfalto, ci aspettiamo un cambiamento significativo, vedremo se la nostra lettura si rivelerà corretta. Ogni weekend Sprint è un’opportunità, e lo è ancora di più considerando che affrontiamo solo il secondo appuntamento della stagione, in queste condizioni il lavoro di preparazione avrà un’importanza cruciale”.
Nonostante le difficoltà, Leclerc resta fiducioso sul potenziale della SF-25 e ribadisce che è troppo presto per trarre conclusioni definitive.
“Per questo sono convinto che, dopo aver disputato una sola gara, sia davvero prematuro trarre delle conclusioni. A Melbourne non è andata come speravamo perché non abbiamo massimizzato il potenziale della nostra monoposto, avremmo dovuto fare di meglio in questo ed è per questo che siamo delusi. Ma è decisamente presto per trarre conclusioni”.
Il gap con la McLaren esiste, ma potrebbe non essere così grande come visto a Melbourne. Shanghai offrirà risposte cruciali: la Ferrari saprà reagire e colmare il divario con i rivali?