Fabrizio Corona farà volontariato a Monza

Fabrizio Corona farà volontariato a Monza

Il dado è tratto e stavolta, pare, in maniera definitiva. Fabrizio Corona finirà di scontare la sua condanna, prestando servizio volontario.

Fabrizio Corona è ormai agli sgoccioli. Il noto manager, naturalizzato nell’universo della Milano bene, sta ormai finendo di scontare la pena, relativa alle sue condanne agli arresti domiciliari. Fabrizio ha, ora, ottenuto la garanzia giudiziaria alternativa, circa la possibilità di fornire volontariato nell’ambito di una comunità di recupero di Limbiate, nel Monzese.

La decisione è stata emessa dal tribunale di Milano, accogliendo nella mattina di martedì, 31 Maggio, le richieste degli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, legali di Corona.

Nell’ambito della documentazione relativa, il giudice si sarebbe espresso, motivando la sua decisione, a seguito dei: “Miglioramenti dell’ex agente fotografico, atteggiamenti che mostrano come il percorso terapeutico appare idoneo ai bisogni di cura, per promuovere la sua riabilitazione e il superamento di importanti fragilità personali”.

Le dichiarazioni dei giudici

Stando alle dichiarazioni giudiziarie, il famoso ex fotografo, avrebbe approfondito un “lavoro introspettivo”, legato anche e sopratutto alla sua “dipendenza patologica dai guadagni”.

Il documento è stato firmato dal giudice Ornella Anedda. All’interno di questo, vi è anche il dettaglio, relativo alla fine della pena di Corona, stimata per il 17 Settembre 2024. Ma per Corona, purtroppo, non è tutto.

Tribunale

Sul capo dell’ex belloccio impenitente, graverebbero ancora alcuni procedimenti giudiziari, legati alle accuse di diffamazione, truffa, minaccia, percosse, tentata evasione, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

I giudici hanno, inoltre, chiarito che il buon Fabrizio soffrirebbe di “complesse e peculiari problematiche di tossicodipendenza, psichiatriche, socio-lavorative e familiari, oltre che di sporadiche trasgressioni, anche se sono da stigmatizzare e inserire in un quadro complessivo soddisfacente, circa l’adesione del Corona al programma terapeutico-riabilitativo”.

Tuttavia, i giudici si sono mostrati unanimi nell’affermare che Corona sta vincendo su un periodo profondamente critico, legato alle sue estreme difficoltà ad attenersi alle regole, e di star cominciando a reputare “il proprio benessere ed equilibrio, come valori primari”.