Dichiarato il fallimento del Gruppo Fusillo. Imprenditori indagati per bancarotta fraudolenta. Debiti complessivi superiori ai 200 milioni di euro.
BARI – Dichiarato il fallimento del Gruppo Fusillo. Il Tribunale di Bari ha ufficialmente sancito la chiusura dell’azienda pugliese per avere dei debiti complessivi superiori ai 200 milioni di euro. Come riportato dall’ANSA, i giudici hanno “ritenuto che sussistano i presupposti del fallimento visto che risulta provato lo stato di insolvenza del debitore“.
Nelle prossime settimane, quindi, si deciderà il futuro di questa azienda con gli imprenditori che rischiano di essere condannati per bancarotta fraudolenta. Nelle prossime settimane potranno essere ascoltate le persone coinvolte nella vicenda per cercare di chiarire la posizione che è molto critica. Una vicenda che mette a rischio diversi posti di lavoro.
Fallito il gruppo Fusillo, non è stata presentata la proposta di ristrutturazione aziendale
Nelle scorse settimane il gruppo Fusillo ha presentato in Tribunale la domanda di concordato preventivo con riserva senza protocollare successivamente la proposta di una ristrutturazione aziendale. L’assenza del documento ha portato i giudici a considerare inammissibile il concordato e per questo dichiarato il fallimento.
La richiesta di chiudere definitivamente questi due gruppi è arrivata da parte di uno dei creditori. Nelle prossime settimane verranno ascoltati gli imprenditori visto che la Procura ha aperto un’indagine per bancarotta fraudolenta.
Imprenditori indagati
Gli imprenditori del Gruppo Fusillo sono stati iscritti sul registro degli indagati. A loro la Procura di Bari contesta il reato di bancarotta fraudolenta. Nelle prossime settimane saranno effettuati ulteriori accertamenti per ricostruire i motivi di questo fallimento.
La vicenda viene seguita da vicino anche dal MISE. Possibile a breve un incontro con i titolari dei due gruppi per stabilire il futuro dei dipendenti che rischiano il posto per il fallimento. Ma la vicenda rischia di avere anche un filone legale.
fonte foto copertina https://twitter.com/marziadegiuli