Negoziati Lavrov-Kuleba in Turchia: nessun passo avanti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Negoziati Lavrov-Kuleba in Turchia: nessun passo avanti

Militare Russia

Oggi si sono svolti i nuovi negoziati tra Russia e Ucraina per la prima volta in territorio neutrale.

Il primo vero negoziato dall’inizio della guerra poiché i precedenti si sono tenuti in Bielorussia stato alleato sottomesso dalla Russia. La Turchia invece fa parte della Nato e ha un’alleanza con l’Europa. In passato anch’essa candidata ad entrare nell’Unione. Un territorio più neutrale per l’incontro tra i due ministri degli Esteri Lavrov e Kuleba.

I negoziati in Turchia, ad Antalya però si sono risolti in nulla di fatto. Non ci sono stati passi avanti per un cessate il fuoco, come temeva il governo ucraino. Kuleba ha dichiarato che l’Ucraina non si arrenderà. Entrambi i ministri affermano che i negoziati andranno avanti “Non ci sono alternative al percorso negoziale tra Russia e Ucraina apertosi in Bielorussia per risolvere la crisi ucraina”, ha dichiarato Lavrov. Nonostante l’incontro si sia concluso con un fallimento sul cessate il fuoco. Lavrov ribadisce la volontà del Cremlino che l’Ucraina sia neutrale tra la Russia e la Nato.

In Turchia si concludono i negoziati in nulla di fatto tra Lavrov e Kuleba

Vladimir Putin
Vladimir Putin

Il ministro russo al termine dei negoziati ha detto: “Siamo qui perchè crediamo che ogni tentativo di porre fine a questi problemi vada sostenuto e quest’incontro di oggi aggiunge qualcosa ai negoziati in corso”. Inoltre, ha ringraziato il presidente turco Erdogan per aver organizzato questo incontro che si è detto disponibile nel ruolo di mediazione per risolvere il conflitto. “Stiamo lavorando per impedire che questa crisi si trasformi in una tragedia”, ha dichiarato il presidente turco. “Spero che l’incontro tra i ministri apra la strada a un cessate il fuoco permanente”.

Inoltre, il ministro Lavrov risponde ad un intervento su ciò che è accaduto ieri all’ospedale di Mariupol ch ha provocato la morte di due bambini. “L’ospedale pediatrico di Mariupol era usato come base del battaglione Azov” giustifica così l’atroce attentato ai civili il ministro russo. Così come ha annunciato che la Russia non ha attaccato l’Ucraina ha dichiarato che non ha intenzione di attaccare altri paesi.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2022 12:58

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