Famoso trapper torna in carcere: nuovi problemi legali per l'artista
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Direttore: Alessandro Plateroti

Famoso trapper torna in carcere: nuovi problemi legali per l’artista

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Baby Gang ritorna in carcere a causa di post controversi su Instagram, i dettagli del nuovo capitolo giudiziario che coinvolge il trapper.

Zaccaria Mouhib, noto come Baby Gang, si trova nuovamente dietro le sbarre. La terza Corte d’Appello di Milano ha emesso un nuovo mandato di arresto per il trapper 20enne, precedentemente condannato in primo grado per una serie di reati gravi, tra cui una rapina e una sparatoria nell’estate del 2022. Dopo un periodo di arresti domiciliari iniziato a gennaio, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, la situazione legale dell’artista si complica ulteriormente. Come ripreso da open.online

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Fine della libertà vigilata per Baby Gang

La revoca degli arresti domiciliari è stata scatenata da alcuni post su Instagram, usati da Baby Gang per promuovere il suo nuovo album. La Corte d’Appello ha interpretato questi post come una violazione delle condizioni imposte, malgrado la difesa sostenga che fossero stati autorizzati. La Procura Generale ha visto nell’atteggiamento di Baby Gang, specialmente nelle immagini in cui impugna una pistola, un “carattere di gravità” e un rischio reale di reiterazione dei reati. Come ripreso da open.online

Una decisione giudiziaria influenzata dai social?

Le foto pubblicate dal trapper non solo mostravano il braccialetto elettronico, ma sembravano anche sfidare apertamente le restrizioni a lui imposte, alimentando le preoccupazioni sulla sua inclinazione a infrangere nuovamente la legge. Questi elementi hanno spinto la giustizia a optare per una soluzione più severa: il ritorno in carcere. Come riportato da open.online

La difesa di Baby Gang, rappresentata dall’avvocato Niccolò Vecchioni, ha reagito con stupore alla decisione, attribuendo la gestione dei contenuti social al manager del trapper e affermando che ogni post era stato preventivamente approvato dalla stessa Corte d’Appello. Nonostante ciò, la decisione è stata presa e Vecchioni ha già annunciato che si appellerà al Tribunale del Riesame. Sperando di ribaltare il provvedimento prima della data del processo di secondo grado, prevista per il 4 giugno. Come ripreso da open.online

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ultimo aggiornamento: 30 Aprile 2024 10:40

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