Nel corso del suo intervento di oggi, Fassone ha parlato di ‘due errori’ tra i nuovi acquisti. Tutti gli indizi portano a due grandi nomi…
Marco Fassone fa un parziale mea culpa per il mercato. Nell‘intervista rilasciata quest’oggi all’uscita dell’assemblea di Lega ha parlato di ‘due errori’ in fase di mercato, due acquisti, degli undici totali, che ad oggi non rifarebbe. Una frase sibillina che ha scosso l’ambiente rossonero, alla ricerca dei due nomi giusti. Chi ha fin qui veramente fallito tra i nuovi arrivati? Chi non ha dato il proprio apporto positivo, anzi ha deluso ogni aspettativa? Da chi ci si poteva aspettare un vero e proprio cambio di passo? Tutti gli indizi portano a due grandi nomi. Anche se, volendo essere sinceri, trovare chi non ha deluso nella campagna acquisti sarebbe stato ben più semplice…
I ‘due errori’ di Fassone: Hakan Calhanoglu?
Il primo nome che viene in mente è quello dell’ex trequartista del Bayer Leverkusen Hakan Calhanoglu. Il turco, arrivato a Milano per circa 24 milioni di euro, con un ingaggio di 3 milioni a stagione per quattro anni, ha fin qui totalmente deluso le aspettative. Senza una precisa collocazione tattica in nessuno degli schemi adottati fin qui da Montella e Gattuso, Calhanoglu ha non solo confermato la propria discontinuità, già ben conosciuta, ma non è nemmeno stato in grado di far apprezzare le sue indiscutibili doti tecniche. Per alcuni già a gennaio potrebbe dire addio.
I ‘due errori’ di Fassone: Leo Bonucci?
Inutile negarlo, l’altro nome che viene in mente subito, pensando alle delusioni del mercato rossonero, è il capitano Leonardo Bonucci. Non perché fin qui abbia giocato peggio di alcuni nuovi arrivati. Bensì perché da lui ci si attendeva quel salto di qualità che il centrale ex Juve non è riuscito a far fare alla retroguardia. Anzi, spesso Leo si è rivelato il tallone d’Achille della difesa rossonera, obbligata a schierarsi a tre per esaltarne le qualità e invece divenuta perforabile ben più che nella scorsa stagione. Il suo cartellino è costato 42 milioni di euro. Tanti, per ora troppi, considerando il suo apporto fallimentare. Certo, Bonucci ha tutte le carte in regola per far cambiare idea a Fassone e al popolo rossonero. Per adesso però la bocciatura è inopinabile.
I ‘due errori’ di Fassone: gli altri possibili indiziati
Bisogna però essere franchi e ammettere che, tra gli altri neo acquisti, davvero in pochi si salvano, chi per un motivo chi per un altro. Ricardo Rodriguez aveva iniziato bene, ma nelle ultime settimane si è fatto trascinare dall’involuzione della squadra. Discorso simile per Franck Kessié, calciatore sul quale pesavano aspettative forse troppo grandi per la sua esperienza limitata nel grande calcio. Per non parlare di due esperti protagonisti della Serie A, fin qui note stonate del Milan di Montella (ancora s.v. per quanto riguarda la gestione Gattuso): Lucas Biglia e Nikola Kalinic. Il primo avrebbe dovuto prendere in mano la regia rossonera e garantire fluidità di gioco. Il secondo avrebbe dovuto divenire il finalizzatore dell amole di gioco della squadra di Montella. Inutile sottolineare come nessuno dei due abbia rispettato le promesse. Male anche chi esperto non è, come André Silva, Dr. Jekyll e Mr. Hyde tra campionato ed Europa League. Insomma, trovare i ‘due errori’ di Fassone, in un momento così negativo per il Milan, è davvero arduo: troppe le delusioni, troppo poche le note liete. Ma le valutazioni vanno fatte, come sempre, a fine stagione. Solo allora si potrà ovviare ad ogni errore compiuto la scorsa estate.