FBI teme le minacce dei trumpiani

FBI teme le minacce dei trumpiani

Il direttore del Federal Bureau si è detto preoccupato per le minacce ricevute dai sostenitori di Trump.

Christopher Wray, il direttore dell’FBI h ricevuto minacce dai ferventi sostenitori di Donald Trump dopo le perquisizioni del Bureau nella residenza dell’ex presidente Mar-a-Lago in Florida. Gli agenti federali cercavano documenti che il tycoon aveva prelevato illegalmente dalla Casa Bianca. Si tratta di un evento mai accaduto ad un ex presidente e questo ha fatto aizzare ancora di più la folla dei trumpiani. Subito dopo la perquisizione infatti decine di sostenitori repubblicani estremisti hanno manifestato davanti alla villa contro l’FBI.

“Non è qualcosa di cui posso parlare”, intervistato a Omaha, in Nebraska, riguardo al blitz dei federali alla residenza di Trump. Wray ha poi aggiunto che “le minacce alle forze dell’ordine sono preoccupanti”. Insieme al direttore dell’FBI anche il procuratore Garland è stato vittima di critiche e minacce anche di morte sui social da parte dei sostenitori di Trump. L’ex presidente ha inoltre alimentato queste invettive e l’odio contro i federali e il dipartimento di giustizia giocando il ruolo della vittima del sistema giustizia.

Donald Trump

I trumpiani contro l’FBI

Wray inoltre fu nominato dallo stesso Trump alla guida del Bureau che all’epoca diceva di lui: “Ha un curriculum impeccabile. Ci renderà fieri”. Ora invece i repubblicani chiedono al direttore dell’FBI di presentarsi davanti al Congresso e dare spiegazioni “sulle azioni che ha ordinato. Chiedo un’informativa immediata alla Commissione intelligence della Camera. Meritiamo di sapere”. Mentre continuano a invocare su Twitter il taglio dei fondi al Bureau.

Anche l’avversario di Trump, il senatore e candidato repubblicano Josh Hawley, ha chiesto la rimozione di Wray. “Se ne deve andare subito. E l’Fbi deve essere riformata da cima a fondo”. L’ira dell’elettorato trumpiano si è riaccesa in vista delle elezioni di midterm. Nel frattempo l’ex presidente è impegnato anche su un altro fronte giudiziario, quello che lo vede accusato di frode fiscale. Alle domande della procuratrice Trump si è rifiutato di rispondere appellandosi al quinto emendamento.