Identificato in Italia, e precisamente in Veneto, il primo caso europeo di febbre Oropouche, un virus diffuso normalmente nella regione amazzonica.
Non solo Dengue. Identificato in Veneto il primo caso europeo di febbre Oropouche, causata da un virus diffuso normalmente nella regione amazzonica. Ad averlo diagnosticato è stato, come riportato da Adnkronos, il Dipartimento di malattie infettive tropicali e Microbiologia dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.
Febbre Oropouche, in Italia il primo caso a livello europeo
Secondo quanto riportato da Adkronos ma anche da Repubblica, è stato identificato in Veneto il primo caso europeo di febbre Oropouche, causata da un virus che, di solito, è diffuso nella regione amazzonica. A rendere nota la situazione è stato il Dipartimento di malattie infettive tropicali e Microbiologia dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.
Ad aver riscontrato sulla propria pelle tale virus è una paziente che ha una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. L’Irccs, in una nota, ha informato di aver già segnalato alle autorità sanitarie e all’Asl di competenza della Regione Veneto, nonché ai servizi di informazione e monitoraggio internazionali, il caso. Da quanto si apprende il virus è stato isolato nel laboratorio ad alto livello di biosicurezza Bsl3 del Dipartimento. In questo modo sarà possibile sviluppare test diagnostici specifici e altri studi sulla capacità di veicolare il virus da parte dei potenziali vettori come zanzare e moscerini diffusi anche da noi in Italia.
Sintomi e trasmissione
I sintomi della febbre Oropouche sono i classici che caratterizzano anche le altre febbri virali tropicali. Come riportato da Adnkronos, gli esperti dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar hanno spiegato: “Si manifestano di solito dopo 3-8 giorni dalla puntura dell’insetto vettore e sono in gran parte sovrapponibili a quelli di altre febbri virali tropicali come Dengue, Zika o Chikungunya: febbre alta (oltre i 39 °C) accompagnata da mal di testa, dolore retrorbitale, malessere generale, mialgia, artralgia, nausea, vomito e fotofobia”, le parole Concetta Castilletti, responsabile dell’Unità di Virologia e Patogeni emergenti dell’Irccs. Per quanto concerne la sua trasmissione, si tratta di un virus che viene trasmesso all’uomo dalle punture di insetti, in particolare moscerini e zanzare.