Sanremo 2023, guai per Fedez e Rosa Chemical: esposto alla Procura dopo il bacio

Sanremo 2023, guai per Fedez e Rosa Chemical: esposto alla Procura dopo il bacio

Dopo la vicenda del bacio tra Fedez e Rosa Chemical sul palco del teatro Ariston, i due artisti sono stati segnalati in un esposto.

In seguito alle stravaganti vicende accadute in occasione del Festival di Sanremo, sono sorte numerose polemiche – oltre che da parte del pubblico – anche da parte dei maggiori esponenti del governo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata il bacio avvenuto sul palco del teatro Ariston tra il cantautore Fedez e l’artista Rosa Chemical, che tra le altre cose ha scatenato anche una reazione avversa della moglie di Fedez, Chiara Ferragni.

Che si trattasse di una scenetta preparata o meno, questo gesto ha fatto infuriare i maggiori fratelli d’Italia, specialmente il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nota per la sua propaganda politica fortemente incentrata sulla destra. 

Fedez

L’esposto contro i due artisti

In seguito alla vicenda, i due cantanti Fedez e Rosa Chemical sono stati segnalati in un esposto per atti osceni. È stata l’associazione Pro vita & famiglia a denunciare la vicenda. Prima di questa scenetta, a far infuriare l’opinione pubblica è stato il gesto del cantante Blanco, che durante la prima serata del Festival di Sanremo ha distrutto le rose presenti sulla scena. Il motivo? Un problema in cuffia che non gli permetteva di sentire la sua voce, secondo quanto riferito successivamente dall’artista.

Adesso le polemiche sull’effusione tra i due artisti, i quali – secondo l’esposto – avrebbero “mimato un rapporto sessuale” sul palco dell’Ariston. “Si tratta di un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale”, continua l’esposto.

Il reclamo è stato presentato alla Procura di Imperia. La denuncia sarebbe avvenuta “anche a seguito delle oltre 37mila firme raccolte da una petizione popolare di Pro Vita & Famiglia”. Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, Carlo Giovanardi e Valerio Cianciulli, hanno spiegato i motivi dell’esposto presentato dall’avvocato Luca Ghelfi: “Sulla base dell’art 529 C.P. (atti e oggetti osceni) e 527 C.P. (atti osceni in luogo pubblico) per conto della stessa Onlus, dell’On. Carlo Giovanardi, ex ministro con delega alla Famiglia, e dell’avv. Valerio Cianciulli, padre di due figli minorenni”.

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