Il commento di Vittorio Feltri sulle ultime mosse della Premier Giorgia Meloni in rifermento alla sua presenza accanto a Carlo Calenda.
La presenza di Giorgia Meloni al congresso di Azione, di Carlo Calenda, ha suscitato svariate reazioni. A discutere della vicenda è stato anche Vittorio Feltri che tramite il suo consueto appuntamento con l’editoriale giornaliero per Il Giornale, ha detto la sua elogiando l’operato della Premier che ancora una volta si sarebbe mossa dando prova di democrazia.

Feltri e la strana coppia Meloni-Calenda
Rispondendo come di consueto ad un lettore de Il Giornale, Vittorio Feltri ha detto la sua sulla recente partecipazione della Premier Giorgia Meloni al congresso di Azione, di Carlo Calenda. Secondo il giornalista ci sarebbero diverse ragioni importanti per le quali la Presidente del Consiglio abbia accettato l’invito del leader di Azione.
“Conoscendo Giorgia Meloni, dubito fortemente che abbia compiuto tutti questi ragionamenti prima di accettare l’invito di Carlo Calenda a partecipare al congresso di Azione”, ha detto rispondendo al lettore che ipotizzava una sorta di provocazione voluta da parte della Premier verso la sinistra dopo il caso su Ventotene.
“Non lo ha fatto per provocare né per strategia politica, anche perché la presidente del Consiglio gode di un consenso tale che non necessita di adottare tattiche per sedurre e non ha bisogno di guadagnarsi il sostegno di pezzetti dell’opposizione. Lo ha fatto perché le andava e lo riteneva giusto, poiché, quando lei per anni e anni è stata dall’altro lato, nessuno delle passate maggioranze l’ha mai ascoltata e considerata”, ha detto ancora Feltri.
La lezione di democrazia della Meloni
Continuando nella sua analisi, Feltri ha spiegato definitivamente cosa ci sia stato dietro la partecipazione della Premier al congresso di Azione. “Il peso di un essere umano non si desume da quello che possiede ma da quello che è e questo vale anche in politica. Meloni è consapevole di questo e non snobba Calenda in quanto questi non ha un consenso largo. Prendano esempio tutti. Quella di Meloni è una magistrale lezione di democrazia“.
Il giornalista ha poi sottolineato che, sebbene il gesto della Premier non sia poi chissà quale gesto eclatante, sia comunque da apprezzare: “[…] Va da sé che l’incontro Meloni-Calenda ha generato qualche mal di pancia. A noi invece piace questa politica qui. Quella che non scade nell’insulto, nello scontro brutale, nella violenza verbale, nel turpiloquio, nell’ingiuria. Meloni e Calenda ci hanno ricordato che, tutto sommato, viviamo ancora in un Paese civile”, ha concluso Feltri.