Feltri: “Non sono il fidanzato di Salvini ma…”

Feltri: “Non sono il fidanzato di Salvini ma…”

Un commento senza filtri quello di Vittorio Feltri a proposito della vicenda legata a Matteo Salvini e il processo Open Arms.

Aveva già detto la sua a proposito del caso legato al processo Open Arms e Matteo Salvini con tanto di paradosso con Ilaria Salis in Europa, ma ora Vittorio Feltri si è espresso ancora in favore del vicepremier e leader leghista. In un approfondimento per Il Giornale, il giornalista ha sintetizzato la propria opinione con un titolo emblematico: “Salvini martire”.

Vittorio Feltri

Feltri difende Salvini sul caso Open Arms

Mi tocca parlare di Salvini che è al centro di un fatto molto importante: è in corso il processo che lo accusa di aver abbandonato una nave piena di immigrati”, ha esordito Feltri. “Non si capisce bene in cosa consista il capo di imputazione perché il povero Salvini non ha assolutamente maltrattato gli immigrati. Anzi. Quando la nave è arrivata in porto, lui ha fatto scendere tutti coloro che erano bisognosi di soccorso, di medicine, che stavano male. […]. Sulla nave sono rimasti dei signori che stavano benissimo e che erano pronti per partire, sempre con la stessa nave, per raggiungere la Spagna perché la nave era spagnola. Non c’è niente da obiettare: Salvini ha fatto il suo dovere“.

“Non sono il suo fidanzato ma…”

“Niente da fare, l’hanno voluto processare (a Salvini ndr) con dei pretesti che non sinceramente non stanno in piedi e adesso si attende addirittura la sentenza del processo. Salvini, tra l’altro, viene accusato perché si sta difendendo. Si sta difendendo con degli argomenti molto validi e lo criticano anche per questo”.

Col suo solito fare, poi, Feltri ha aggiunto: “Ecco, io non sono il fidanzato di Salvini, non è che lo voglia difendere a tutti i costi ma è davvero assurdo che venga incriminato di un reato che non ha commesso. Tra l’altro difendere i confini nazionali non è un atto deliquenziale anzi è un dovere del potere centrale. Tutto questo, però, non impedisce al processo di andare avanti e la pubblica accusa, secondo me in preda al delirio, ha proposto di condannarlo a sette anni di reclusione. Una cosa assurda. Anche noi stiamo dalla parte di Salvini sperando che non gli succeda niente e che possa cantare vittoria”, ha concluso il giornalista.