Il commento di Vittorio Feltri sulle tasse e la necessità che tutti paghino le imposte: i più poveri ma anche i più ricchi.
Il fisco, le tasse e le mosse del Governo: Vittorio Feltri, nel corso del suo ultimo editoriale per Il Giornale, ha risposto ad un lettore che gli ha chiesto un parere sincero e onesto a proposito del “redditometro” – che per altro ha ricevuto uno stop nelle ultime ore – sottolineando come “il sospetto di essere stati presi per i fondelli c’è tutto”. Come suo solito, il giornalista ha replicato senza peli sulla lingua.
Feltri e le tasse
Immediatamente, rispondendo al lettore de Il Giornale, Feltri ha subito spiegato come, dal suo punto di vista, si possa ridurre la pressione fiscale, ovvero come, di fatto possono essere abbassate quelle “tasse vessatorie” a cui si era riferito l’utente nella sua domanda. Il giornalista ha spiegato: “Esiste un’unica maniera: occorre che le imposte siano tutti a pagarle e non soltanto i poveri cristiani onesti, mentre i furbi paperoni non versano un misero euro. Benissimo. E come si può realizzare ciò, ossia come possiamo indurre coloro che evadono sistematicamente a pagare quanto devono così da fare in modo che, contribuendo tutti, il carico si alleggerisca per ciascuno? Anche in questo caso non sussiste che una sola via: mediante i controlli, le verifiche, che tanto avversiamo”, ha detto spiegando che, comunque, questa seconda parte non sia facile.
Il commento sul redditometro
Andando nello specifico a parlare del redditometro, Feltri ha pou aggiunto: “Penso costituisca uno strumento efficace e legittimo per contrastare l’evasione fiscale, ancora dilagante in Italia. I contribuenti perbene non devono allarmarsi e protestare per l’entrata in vigore di tale mezzo, in quanto non saranno mica loro ad essere colpiti. Verranno colpiti i farabutti che in questi anni hanno frodato il fisco e danneggiato milioni di altri cittadini virtuosi, sulle cui spalle si sono arricchiti”.
Dopo aver spiegato al lettore il funzionamento del redditometro, il giornalista ha proseguito: “[…] Urlare allo scandalo mi risulta alquanto esagerato. Coloro che nella maggioranza stanno prendendo le distanze da questa misura lo stanno facendo per puri interessi elettorali […]. Serve riconoscere che il redditometro è strumento intelligente, necessario e non sopraffattorio”.