Tutte le vittime di femminicidio in Italia da inizio anno: chi sono e le loro storie

Tutte le vittime di femminicidio in Italia da inizio anno: chi sono e le loro storie

L’ultima vittima, Giulia Tramontano, è stata ritrovata senza vita nei giorni scorsi, dopo che era scomparsa.

Quest’anno, sono stati molti fino ad ora i casi di femminicidio. Queste donne, vittime di violenza da parte di persone che dicevano di amarle, cercavano la libertà da delle relazioni tossiche e possessive, prive di ogni forma di amore. Di seguito ecco alcune delle loro storie e dei loro nomi.

Giulia Donato, 4 gennaio

A Pontedecimo (Genova), una giovane donna di nome Giulia Donato ha perso la vita all’età di 23 anni. Il suo ex compagno, una guardia giurata di 32 anni, è stato responsabile dell’omicidio. Arrivato a casa sua con la pistola d’ordinanza, le ha sparato prima di togliersi la vita con la stessa arma.

La polizia è stata allertata dalla sorella di Giulia e ha scoperto il suo corpo sulla scena del crimine. L’incidente è straziante e sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza e di azioni contro la violenza domestica.

Milena Marino e Santa Castorina, 11 febbraio

Melina Marino, di 48 anni, e Santa Castorina, di 50, sono state ritrovate senza vita a Riposto, in provincia di Catania. Poco dopo, Salvatore La Motta, un 63enne che stava scontando una condanna all’ergastolo in semilibertà e libertà vigilata, è arrivato alla caserma dei Carabinieri armato e si è tolto la vita.

Secondo le indagini, Melina Marino aveva una relazione sentimentale con La Motta, ma aveva deciso di interromperla. La confessione di La Motta a un amico su questa decisione lo avrebbe spinto a uccidere anche Castorina.

Iulia Astafieya, 7 marzo

Iulia Astafieya, cittadina ucraina di 35 anni, è stata uccisa dal suo compagno, Denis Molchanov, anch’egli ucraino, a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Il sospetto è stato catturato dalla polizia di Reggio Calabria dopo alcune ore di ricerche.

La denuncia della tragedia alle autorità è arrivata dal proprietario dell’immobile in cui la vittima e il compagno vivevano insieme.

Sara Ruschi e Brunetta Ridoldi, 13 aprile

Sara Ruschi e sua madre Brunetta Ridolfi, rispettivamente di 35 e 76 anni, sono state tragicamente uccise dal compagno di Sara, Jawad Hicham, di 38 anni, nella loro casa di Arezzo. Con un coltello da cucina, Hicham ha aggredito entrambe le donne, causando la morte immediata di Brunetta e il successivo decesso di Sara in ospedale.

I due figli della coppia, di 16 e 2 anni, erano presenti durante il duplice omicidio e il più grande ha chiamato la polizia per chiedere aiuto. È un evento devastante che ha lasciato la comunità sotto shock e in lutto.

Giulia Tramontano, 27 maggio

Giulia Tramontano, 29 anni incinta di sette mesi, è stata data per dispersa alcuni giorni. Purtroppo è stata ritrovata morta e il suo compagno, Alessandro Impagnatiello, ne è stato l’autore. L’avrebbe uccisa con diverse coltellate e avrebbe cercato di bruciare il corpo.

Secondo la ricostruzione, il cadavere sarebbe poi stato inserito dall’uomo nel bagagliaio della sua auto T-Roc bianca di proprietà di Impagnatiello, dove sono state rinvenute tracce di materiale organico (forse sangue).

Il movente dell’omicidio sembra essere legato alla doppia relazione di Impagnatiello con una collega.

Argomenti