Omicidio Giulia Cecchettin, per la criminologa è stato "overkilling"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Omicidio Giulia Cecchettin, per la criminologa è stato “overkilling”

stop violenza domestica, stop violenza sulle donna

Dopo l’autopsia sul cadavere di Giulia Cecchettin, la criminologa Flaminia Bolzan ha fatto luce sugli inquietanti dettagli emersi.

Si continua a fare luce sulla tragedia che ha visto la morte di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a coltellate dall’ex fidanzato, Filippo Turetta. A seguito dell’autopsia sulla salma, durata fino a questa notte, la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan si è espressa chiarendo alcuni dettagli terrificanti sul perché Filippo l’abbia uccisa.

stop violenza domestica, stop violenza sulle donna
stop violenza domestica, stop violenza sulle donna
Leggi anche
Filippo Turetta rivela il movente: “Io l’amavo, ecco perché l’ho uccisa”

Su Giulia Cecchettin “azione eccessiva per uccidere”

Quello di Giulia Cecchettin è stato indiscutibilmente un femminicidio, ma c’è di più. Flaminia Bolzan chiarisce che Filippo Turetta abbia agito con un’azione eccessiva rispetto a quanto necessario per uccidere. Utilizza il termine “overkilling”, spiegando che il 22enne è stato spinto dalla paura di “un abbandono da parte di lei”.

Durante l’ultimo interrogatorio a cui è stato sottoposto ieri, davanti al pm Filippo Turetta avrebbe ammesso di avere avuto dei “vuoti di memoria” e che gli è “scattato qualcosa nella testa”. Inoltre, ha espresso in carcere il suo tormento per la fine della loro relazione. “L’amavo, la volevo per me e non accettavo che fosse finita”, ha detto.

Secondo la criminologa, Giulia Cecchettin avrebbe “manifestato la sua volontà di autodeterminarsi nella scelta. Filippo non ha gestito emotivamente il senso di frustrazione e quindi ha portato a termine il suo intento criminoso”.

L’ipotesi premeditazione di Filippo Turetta

Dai risultati autoptici è emerso che Giulia Cecchettin è stata uccisa con ben 20 coltellate da Filippo Turetta, nella zona industriale di Fossò. Ad incriminare il ragazzo sono stati due coltelli ritrovati dagli investigatori: uno di 12 centimetri nell’auto di Turetta, e un altro di 21 centimetri, spezzato e recuperato nel parcheggio a Vigonovo.

Giulia è poi deceduta per shock emorragico. Secondo la criminologa, “il numero di ferite da arma da taglio è elevato e questo rimanda a una relazione fra aggressore e vittima. E il fatto che le ferite più grandi siano sul lato sinistro del collo fa pensare che l’aggressione sia avvenuta in auto, con Giulia seduta a lato passeggero”.

Il tipo di arma utilizzata per uccidere Giulia, inoltre, spinge ulteriormente sull’ipotesi della premeditazione: “Il fatto che abbia usato un coltello da cucina significa che l’aveva portato da casa, evidenzia Bolzan. 

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 3 Dicembre 2023 10:52

Filippo Turetta rivela il movente: “Io l’amavo, ecco perché l’ho uccisa”

nl pixel